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Green pass obbligatorio per il supermercato, Sandra Zampa: "Un modo per convincere gli indecisi"

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L'ipotesi del green pass obbligatorio per entrare al supermercato è una proposta dell'ex sottosegretario Sandra Zampa, esponente del Pd.

L’introduzione del certificato verde obbligatorio ha diviso l’opinione pubblica e anche in politica non mancano gli scontri tra chi si dice favorevole e ne sottolinea l’utilità e chi, al contrario, lo critica se esteso a tutte le fasce d’età. Al momento il green pass è obbligatorio per partecipare alle feste, alle cerimonie civili e religiose, ma anche per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori in zona arancione o rossa. Il certificato diventa imprescindibile anche in zona bianca per entrare in locali e ristoranti al chiuso, per partecipare a spettacoli, eventi e competizioni sportive. Il documento è obbligatorio anche per l’ingresso in musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, centri termali, parchi tematici e di divertimento, sale da gioco e casinò, fiere, sagre, convegni e congressi, centri culturali e ricreativi, fino ai concorsi pubblici. È valido in tutta l’Ue, per semplificare i viaggi da e per tutti i Paesi dell’Unione e dell’area Schengen, garantendo spostamenti in sicurezza. Nonostante si tratti di un luogo chiuso, il green pass finora non è obbligatorio per entrare al supermercato. Tuttavia, l’ex sottosegretario Sandra Zampa sembra favorevole a renderlo obbligatorio anche all’interno dei supermarket: la proposta.

Green pass obbligatorio per il supermercato, la proposta di Sandra Zampa e la sua critica a Maurizio Landini

Sandra Zampa, ex sottosegretario, attuale responsabile della Salute nel Pd e consigliere del ministro Roberto Speranza, critica la posizione del segretario della Cgil, che si è detto contrario alle sanzioni per i lavoratori sprovvisti di green pass nelle mense aziendali. A tal proposito, in un’intervista al Corriere della Sera ha commentato: “Penso che Maurizio Landini porti avanti un modello di sindacato vecchio. Avrebbe potuto essere più moderno. Sono convinta che i lavoratori debbano essere esortati, spronati a vaccinarsi senza incertezze. Non c’è una tutela maggiore di questa. II vaccino è uno degli strumenti indispensabili per la sicurezza all’interno delle fabbriche. Inoltre, è inaccettabile l’atteggiamento di chi si sottrae all’inoculazione pensando, egoisticamente, che tanto la faranno gli altri e io sarò protetto da loro”.

Quindi ha sottolineato: “Bisogna avere il coraggio di dire senza incertezze che nessuna sanzione regge di fronte al rischio di ammalarsi di una malattia che può procurare tanti danni anche successivi alla guarigione. Poi non riesco proprio a capire per quale motivo chi si vaccina deve correre il pericolo di essere penalizzato dalla presenza di un no vax“.

Per la Zampa, Landini “esprime una cultura sindacale vecchio stampo che non fa i conti con il nuovo, con la globalizzazione della salute. Il virus sembrava relegato in un angolo della Cina, invece è penetrato ovunque con conseguenze tragiche”.

Green pass obbligatorio per il supermercato, la proposta di Sandra Zampa

Il green pass per il momento è obbligatorio per il personale scolastico, ma anche per entrare in locali al chiuso. Non serve, invece, per il supermercato.

Eppure, Sandra Zampa sembra favorevole alla sua obbligatorietà anche all’interno dei supermercati. Infatti, ha dichiarato: “Dipendesse da me lo renderei obbligatorio anche per entrare al supermercato. Se può rappresentare una ulteriore spinta per convincere gli indecisi a prendere l’appuntamento con le due dosi, varrebbe la pena prevederne un uso a tutto raggio”.

Green pass obbligatorio per il supermercato e ipotesi terza dose, le parole di Sandra Zampa

Oltre ad aver avanzato l’ipotesi del certificato verde anche per i supermercati, Sandra Zampa ha parlato della necessità di organizzare la terza dose di vaccino anti-Covid.

Intervenuta al microfoni di Radio 24, ha sottolineato: “C’è un dibattito sulla terza dose di vaccino. Mi pare che non ci sia un’opinione condivisa davvero dagli esperti. Alcuni autorevoli esperti ritengono che non sia ancora necessaria. Credo che su questo dobbiamo lasciare la parola alla scienza“.

Descrivendo la situazione in Italia, ha aggiunto che “è ancora in una buona situazione, anche se probabilmente dovremmo intensificare di più la vaccinazione e raggiungere chi ha solo delle incertezze dando per scontato che i no vax sono irraggiungibili, ma impedendo ai no vax di comprarsi green pass falsi. Dobbiamo fare in modo di correre e di non arrivare a prendere provvedimenti come la terza dose quando già ci siamo resi conto che le cose magari non stanno andando bene. Questa pandemia è una lotta contro il tempo, bisogna andare velocissimi, prevenire, capire cosa sta succedendo intervenire immediatamente. Se dovrà essere fatta la terza dose, è una decisione che eventualmente deve essere presa presto.