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Green Pass, tensioni alla Camera: Lega vota con Fratelli d’Italia

Green Pass

Nuove tensioni sono emerse alla Camera durante le votazioni del decreto legge Covid sul Green Pass: la Lega ha votato con Fratelli d’Italia.

L’analisi e la votazione del decreto legge Covid che espone le norme che regolano il Green Pass proseguiranno nella mattinata di mercoledì 8 settembre, nell’Aula della Camera dei Deputati.

Green Pass, tensioni alla Camera: Lega vota con Fratelli d’Italia

Il decreto legge Covid che racchiude le norme sul Green Pass deve essere votato alla Camera dei Deputati e al Senato entro il prossimo 21 settembre, data di scadenza del provvedimento.

Per quanto riguarda la Camera, le votazioni si sono interrotte nella giornata di martedì 7 settembre e riprenderanno regolarmente nella mattinata di mercoledì 8.

In relazione alle votazioni da concludere alla Camera, i deputati devono ancora esprimere il proprio voto su una ventina circa di emendamenti, alcuni dei quali verranno esaminati con scrutinio segreto.

Intanto, nel corso delle votazioni di martedì 7, sono emerse alcune tensioni in Aula in seguito ai risultati scaturiti dal voto sull’emendamento presentato da Fratelli d’Italia, volto a richiedere la revoca dell’obbligo del Green Pass nei ristoranti.

L’emendamento di FdI è stato bocciato con 270 voti contrari, 134 voti favorevoli e 4 astenuti. Le polemiche si sono sviluppate in quanto anche la Lega ha deciso di esprimersi a favore dell’emendamento proposto dal partito guidato da Giorgia Meloni.

Camera

Green Pass, tensioni alla Camera: l’annuncio del deputato leghista Coin

L’emendamento di FdI non rappresenta l’unica modifica al Green Pass bocciata in occasione delle votazioni tenute alla Camera. Insieme alla richiesta di Fratelli d’Italia, infatti, sono stati respinti anche gli emendamenti presentati rispettivamente dalla deputata di Forza Italia, Veronica Giannone, e da Ac.

Tutti e tre gli emendamenti, votati a scrutinio segreto, riguardavano l’abolizione del Green Pass per i ristoranti al chiuso e sono stati appoggiati della Lega, come anticipato in Aula dal deputato leghista Dimitri Coin.

Il deputato Coin, infatti, aveva annunciato: “Con questo emendamento si propone di eliminare l’obbligo del Green Pass nei ristoranti e noi lo sosterremo. Non ha senso che i ristoranti siano considerati un luogo di contagio diverso da altri che non chiedono il Green Pass. I ristoratori sono stati finora una categoria ampiamente penalizzata. Facciamo un gesto di responsabilità e lasciamoli lavorare”.

Green Pass, tensioni alla Camera: PD e M5S si scagliano contro la Lega

Intanto, al termine della votazione, sia i deputati del Partito Democratico che quelli del Movimento 5 Stelle si sono duramente scagliati contro la Lega.

A questo proposito, si è espresso il deputato del PD, Emanuele Fiano, che dichiarato: “Il risultato del voto va ben al di là della consistenza numerica dell’opposizione. Io rispetto le opinioni in contrasto con le mie su questioni così complesse e sensibili, ma non la mancanza di coerenza – e ha aggiunto –. Salvini dice che il governo non rischia, ma qui rischia la coerenza e per me in politica conta, esattamente come i numeri. Se c’è un partito della maggioranza che in Cdm non alza la mano sul Green pass e lo approva, poi vota per un emendamento soppressivo, c’è un problema di coerenza. Noi siamo qui, non la Lega, a difendere quanto votato dal Cdm, altri no, li rispetto, ma non rispetto l’incoerenza e fuori di qui gli italiani vogliono sapere se c’è una maggioranza di governo coerente o no. Stare in maggioranza non è un gioco, o da una parte o dall’altra”.

Il capogruppo alla Camera del M5S, Davide Crippa, invece, ha sottolineato: “Per la prima volta oggi si è palesato in Aula un voto di appoggio da parte di una forza di maggioranza ad un emendamento presentato dall’opposizione. Ma c’è una questione di coerenza: in Cdm avete approvato il provvedimento e poi in Parlamento appoggiate un emendamento che chiede l’abolizione del Green pass. Dovete chiarire agli italiani da che parte state. È il disconoscendo della linea del governo: questa è la linea di Salvini o di Giorgetti? Qualcuno ce lo può spiegare?”.