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Guardia costiera libica spara a tre pescherecci italiani: ferito un comandante

guardia costiera libica

Una motovedetta della guardia costiera libica ha aperto il fuoco contro tre pescherecci italiani entrati nelle acque di Tripoli: ferito un comandante.

Alta tensione nel Mar Mediterraneo, dove nel pomeriggio del 6 maggio una motovedetta della guardia costiera libica ha aperto il fuoco contro i tre pescherecci italiani Aliseo, Nuovo Cosimo e Artemide, entrati nelle acque di Tripoli. Nello scontro a fuoco è rimasto ferito il comandante della Aliseo Giuseppe Giacalone, che è stato successivamente soccorso dalla nave della Marina Militare Libeccio, autorizzata per l’occasione a sconfinare nelle acque di competenza libica per prestare aiuto ai due pescherecci. In serata le tre navi sono state liberate e attualmente sono tornate alla navigazione.

Guardia costiera libica spara contro due pescherecci italiani

Intervistato dall’Ansa, il portavoce della Marina libica Masoud Ibrahim Abdelsamad ha riferito che nelle acque territoriali di Tripoli stavano navigando: “quattro o cinque pescherecci senza alcun permesso da parte del governo libico”, precisando inoltre che “non ci sono stati colpi esplosi contro imbarcazioni, ma colpi di avvertimento in aria”.

Una versione che però è stata smentita dallo stesso equipaggio dei due pescherecci italiani, partiti da Mazara del Vallo e situati a circa trenta miglia dalle coste di Misurata. Gli uomini a bordo delle imbarcazioni hanno infatti affermato che la guardia costiera avrebbe sparato ad altezza uomo, come dichiarato anche da Marco Marrone, armatore del peschereccio di Mazara sequestrato dalla guardia costiera libica lo scorso 1 settembre: “Una brutta situazione. Hanno sparato a un peschereccio che si trovava in una zona teoricamente ‘amica’, quella su versante di Tripoli. Sparare ad altezza d’uomo è assurdo”.

Guardia costiera libica: il commento del sindaco di Mazara del Vallo

A commentare la situazione è stato anche il primo cittadino di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, che intervistato dall’AdnKronos ha dichiarato: “Era tutto prevedibile, ne parliamo da giorni qui. Qua la questione è sempre la stessa. Adesso ci dicano se dobbiamo andarcene ma lo Stato Italiano deve proteggere gli italiani, l’Italia si faccia sentire. Subito”.

Simili parole anche da parte del segretario del Pd Enrico Letta in un tweet pubblicato in serata: “Inconcepibile quel che è accaduto oggi. Solidarietà al comandante del peschereccio italiano e non ci si potrà accontentare di scuse o vaghe spiegazioni”.