La comunità internazionale segue con crescente apprensione le tensioni tra Israele e le organizzazioni impegnate nella consegna di aiuti alla popolazione civile. La Global Sumud Flotilla, composta da numerose imbarcazioni provenienti da diversi Paesi, ha deciso di ignorare le proposte di mediazione e di dirigersi direttamente verso la Striscia di Gaza, sottolineando l’urgenza di rompere l’assedio e assicurare la distribuzione immediata di viveri e medicinali.
Global Sumud Flotilla: conflitto e risposte internazionali
Israele ha definito la Flotilla come uno strumento al servizio di Hamas, ribadendo però la disponibilità a collaborare in modalità legali e sicure per trasferire gli aiuti. Il ministro degli Esteri, Gideon Sa’ar, ha chiarito che nessuna nave potrà entrare in una zona di combattimento attiva senza autorizzazione, ma ha confermato la disponibilità a discutere soluzioni pacifiche per il porto di sbarco degli aiuti. Nel frattempo, la situazione sul terreno a Gaza resta drammatica: negli ultimi due giorni, gli attacchi militari israeliani hanno provocato decine di morti tra i civili, compresi bambini, e centinaia di feriti.
In Italia, il governo ha inviato una seconda nave di supporto, ma le autorità militari hanno avvertito dei rischi per la sicurezza delle imbarcazioni. La vicenda ha suscitato reazioni anche a livello politico interno, con appelli alla moderazione e alla salvaguardia dei civili da parte di esponenti della maggioranza e dell’opposizione.
Guerra a Gaza, Flotilla rifiuta mediazione sugli aiuti a Cipro
La questione della consegna degli aiuti umanitari a Gaza continua a essere segnata da forti tensioni diplomatiche e militari. La Global Sumud Flotilla, iniziativa internazionale volta a sostenere la popolazione civile nella Striscia di Gaza, ha respinto la proposta di mediazione italiana che prevedeva di sbarcare gli aiuti a Cipro prima del trasferimento verso la zona assediata.
La delegazione italiana del movimento ha sottolineato che la missione mantiene il suo scopo originario di rompere l’assedio e garantire la distribuzione diretta dei beni essenziali, accusando Israele di impedire l’accesso alla popolazione civile.