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Guerra in Medio Oriente, Netanyahu: "Non riusciamo a ridurre le vittime civili"

Netanyahu

Il presidente di Israele Benjamin Netanyahu parla delle vittime civili nella Striscia di Gaza e accusa ancora Hamas

Dal 7 ottobre scorso, giorno in cui Hamas attaccò Israele, il Medio Oriente si è trasformato in una polveriera. Lo Stato ebraico ha risposto come più duramente non avrebbe potuto con infiniti raid nella Striscia di Gaza, nel tantativo di estirpare per sempre la cellula terroristica dai territori palestinesi. Tra i tanti bombardamenti, però, il numero delle vittime civili si è alzato fino a toccare vette irragionevoli e lo stesso Netanyahu ha ammesso che qualcosa non è andato secondo i piani.

Netanyahu sulle vittime civili a Gaza: il commento

Il presidente israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una nuova intervista a ‘Cbs’ in cui ha parlato della situazione attuale in Medio Oriente: “L’obiettivo è distruggere Hamas, ma cercheremo di portare a termine il lavoro con perdite civili minime”. Il passaggio sulle vittime civili è fondamentale e Netanyahu ci torna anche poco dopo: “Questo è ciò che stiamo cercando di fare: ridurre al minimo le vittime civili. Ma sfortunatamente non ci siamo riusciti.

Netanyahu sulle vittime civili a Gaza: la guerra

Il premier ha giustificato il comportamento di Israele, spegando che il suo Paese sta provando a limitare i danni della guerra, distribuendo per esempio volantini ai palestinesi invitandoli a lasciare le zone più pericolose. Secondo Netanyahu non ci si può fermare finché Hamas non sarà distrutta perché ogni vecchia strategia di dialogo si è rivelata infruttuosa: “Non ci potrà essere un ritorno alle strategie fallite. Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale perché deve esserci un futuro diverso sia per gli israeliani che per i palestinesi.