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Israele-Hamas, trovato il corpo di un ostaggio vicino all'ospedale Al-Shifa

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Il 41esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas è sancito dal ritrovamento del corpo di un ostaggio, una donna di 65 anni

Il direttore del principale complesso medico di Gaza ha dichiarato che la situazione all’interno della struttura è “catastrofica“. L’incursione dell’esercito israeliano continua per il secondo giorno consecutivo.

Israele, trovato il corpo di un ostaggio di Hamas

L’IDF ha dichiarato che i soldati nei pressi dell’ospedale Al-Shifa hanno trovato il corpo di Yehudit Weiss, rapita dal kibbutz di Be’eri il 7 ottobre. La salma è stata recuperata da quella che l’esercito ha definito una “struttura” vicino alla clinica. Le cause e la data della morte non sono ancora state rese note. Secondo i dati raccolti dai funzionari di Tel Aviv, Yehudit Weiss era una donna di 65 anni. Suo marito, Shmuel, è stato ucciso nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. Il corpo ora è stato riportato in territorio israeliano ed è stata avvertita la famiglia.

L’emergenza negli ospedali

Muhammad Abu Salmiya, primario dell’Al-Shifa Hospital, ha annunciato che anche l’ospedale indonesiano nel nord della Striscia è “completamente fuori servizio“. La struttura sanitaria si trova a Beit Lahia, vicino al campo profughi di Jabalia, il più grande dell’enclave. Nonostante abbia la capacità di accogliere 140 pazienti, attualmente ne ospita circa 500, 45 dei quali hanno bisogno di interventi chirurgici urgenti. Oltre ai malati, all’interno del complesso hanno trovato rifugio centinaia di sfollati. Come Al-Shifa, l’esercito israeliano ha affermato che l’ospedale indonesiano sarebbe usato “per nascondere un centro di comando e controllo sotterraneo” di Hamas.

Gaza a rischio blackout

I servizi di telefonia mobile e internet sono stati interrotti in tutta la Striscia di Gaza a causa della mancanza di carburante per i generatori di riserva. Le società di telecomunicazioni Paltel e Jawwal hanno dichiarato che tutte le fonti di energia che sostenevano le loro reti sono esaurite. Secondo le Nazioni Unite un blackout potrebbe mettere a rischio l’ordine civile e compromettere gli sforzi per gli aiuti umanitari. Il governo israeliano ha difeso il blocco delle forniture di carburante, affermando di temere che Hamas possa rubare la benzina e utilizzarla per scopi militari. Un’autocisterna che trasportava 23mila litri di gasolio è arrivata dall’Egitto, ma Israele ne ha limitato l’uso solo per il rifornimento dei camion degli aiuti dell’ONU.