> > Guerra in Ucraina, Kiev sotto assedio. Draghi: "Zelensky è nascosto, sono i ...

Guerra in Ucraina, Kiev sotto assedio. Draghi: "Zelensky è nascosto, sono i giorni più bui della storia europea"

bombardamenti

Il ministero della Difesa dell'Ucraina ha confermato che le forze russe sono entrate a Kiev: chieste nuove sanzioni contro Mosca.

Dopo la notte di esplosioni a Kiev, oggetto di lancio di missili da parte di Mosca (“l’ultima volta che la nostra capitale aveva visto una cosa del genere era stato nel 1941 quando era stata aggredita dalla Germania nazista“), i carri amati russi hanno raggiunto la capitale ucraina e i bombardamenti non si sono ancora placati. Nel frattempo il Premier Draghi ha tenuto un’informativa in Senato condannando l’operato di Putin, assicurando che l’Italia è pronta a schierare nuove truppe e illustrando le misure che ha in mente di attuare per limitare la dipendenza del nostro paese dal gas russo (LEGGI QUI IL DISCORSO COMPLETO).

Zelensky invita i cittadini europei a combattere

Dopo aver definito “troppo lenta” la risposta europea all’invasione, il presidente ucraino Zelesnky ha invitato i cittadini dell’Unione a combattere: “Se avete un’esperienza di combattimento potete venire nel nostro paese per difendere l’Europa“.

Putin sente Assad e Xi Jinping

Su iniziativa siriana, il presidente russo ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo siriano Bashar al-Assad. Quest’ultimo ha espresso “un forte sostegno all’operazione militare speciale della Russia per proteggere la popolazione civile delle repubbliche del Donbass, condannando al contempo le politiche destabilizzanti degli Stati Uniti e della Nato che un tempo hanno portato a un grave degrado della situazione in Medio Oriente“.

Poco prima lo stesso Putin aveva telefonato al presidente cinese Xi Jinping. Una chiamata in cui è emerso che la Cina “sostiene Russia e Ucraina per la soluzione dei problemi attraverso i negoziati” e che la sua posizione è di rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi e degli scopi e dei principi della Carta dell’Onu. Pechino, ha concluso Xi, “è disposta a collaborare con la comunità internazionale per sostenere un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e per salvaguardare il sistema internazionale con l’Onu al centro“.

Russia annuncia sanzioni all’Occidente e riconosce Zelensky (che offre un negoziato)

Il presidente della Duma Viacheslav Volodin ha annunciato che la Russia ha pronto un pacchetto di sanzioni conto l’Occidente che funge da ritorsione a quelle imposte al suo paese nelle scorse ore. Nel mentre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato di voler continuare a riconoscere Volodymyr Zelensky come legittimo presidente dell’Ucraina smentendo che ci sia alcuna “Kill List”.

Lo stesso ha parlato di “un movimento positivo” in merito alle dichiarazioni provenienti da Kiev sulla disponibilità a negoziare con Mosca sullo status neutrale del Paese. Queste infatti le parole di Zelensky: “Voglio fare appello ancora una volta al presidente della Federazione Russa. I combattimenti sono in corso in tutta l’Ucraina, sediamoci al tavolo dei negoziati per fermare la morte di persone“.

Spari nel quartiere governativo di Kiev

Secondo l’agenzia Reuters sarebbero stati uditi alcuni spari nel quartiere governativo della capitale ucraina. Alcuni testimoni confermano che le truppe russe hanno fatto ingresso nella città.

Cina contro le sanzioni alla Russia

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha riferito che la Cina “si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia“. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011 che si sono rivelate non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi.

Forze russe a 10 km dal centro di Kiev

Le forze russe sono entrate nel distretto di Obolon a Kiev, a circa 10 km dal centro della capitale, dove l’esercito ucraino le sta attualmente combattendo. Il ministero della Difesa ha chiesto ai residenti di non uscire di casa e di preparare molotov. Il governo ha anche postato sui suoi social istruzioni ai cittadini su come realizzare le bombe.

Zelensky: “Rafforzare sanzioni”. Gentiloni: “Pronto nuovo pacchetto”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le sanzioni contro la Russia devono essere ulteriormente rafforzate. “Oggi l’Ucraina ha più che mai bisogno del supporto dei partner. Chiediamo una reazione efficace alla Federazione Russa“, ha scritto sul proprio profilo Twitter. Intanto il il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni ha reso noto che “un pacchetto di sanzioni e ulteriori misure saranno discusse“.

Ha anche dichiarato che l’impatto sull’economia dell’Unione Europea della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina è “da una parte limitato perché le relazioni commerciali con la Russia non sono così importanti per l’Unione. D’altra parte sappiamo che la questione dell’energia sarà importante come rischio per le nostre previsioni economiche e questo richiederà delle misure” mirate “all’ autonomia” e all'”indipendenza” energetica.

Bombardamento in una scuola nel Donetsk: 2 morti

Il sindaco della città di Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, ha segnalato un bombardamento su un istituto scolastico. “Due insegnanti sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50“, ha spiegato.

Carri armati russi entrano a Kiev

Anton Herashchenko, alto funzionario del ministero dell’Interno ucraino, aveva dichiarato di aspettarsi l’entrata dei carri armati russi a Kiev e questo sembrerebbe essere ciò che sta accadendo. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa ucraino, i russi avrebbero infatti sequestrato due carri armati ucraini e indossato le uniformi dei loro militari per poi muoversi verso il centro della capitale seguiti a distanza da una colonna di blindati russi.

Secondo il ministro della Difesa britannico Ben Wallace la Russia vuole invadere tutta l’Ucraina in un attacco che “Putin preparava da molti mesi, certamente da un anno“. Per lui al presidente russo gli sforzi della diplomazia non interessavano, dal momento che “il suo piano è sempre stato quello di accaparrarsi la terra“.