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Guerra Russia-Ucraina: chi è il fantasma di Kiev e perché è diventato un mito

Fantasma di Kiev

Il fantasma di Kiev avrebbe abbattuto da solo 49 aerei russi. Si tratta di una leggenda, di propaganda oppure di realtà?

Il fantasma di Kiev avrebbe abbattuto da solo 49 aerei russi. Si tratta di una leggenda, di propaganda oppure di realtà? Sicuramente sta dando stimoli molto positivi agli ucraini.

Chi è il fantasma di Kiev?

Dal giorno in cui è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, si è iniziato a parlare di un vendicatore che abbatte gli aerei dei russi nei cieli del Paese. Viene chiamato “fantasma di Kiev” e, dal 27 febbraio ad oggi, avrebbe già abbattuto 49 aerei dell’esercito russo. Si tratta con tutta probabilità di una leggenda metropolitana, ma la presunta esistenza di un fantasma in grado di abbattere la minaccia russa sta iniziando a diventare uno stimolo davvero prezioso, che porta incoraggiamento e cerca di tenere più alto il morale degli ucraini. 

Come è nata la leggenda?

Quando il 24 febbraio la Russia ha iniziato ad invadere l’Ucraina e ad attaccare Kiev, sono improvvisamente apparsi video sui social media di aerei ucraini in volo, con affermazioni e testimonianze su un misterioso pilota di MiG-29 che sarebbe riuscito ad abbattere sei aerei russi da solo. Se questa notizia fosse stata confermata, probabilmente sarebbe arrivato un riconoscimento che solitamente viene attribuito dopo aver abbattuto cinque aerei nemici. Con il passare dei giorni i presunti aerei russi abbattuti sono diventati 49. Un tweet di Petro Poroshenko, ex presidente ucraino, ha alimentato il mistero. L’uomo ha condiviso la foto del presunto “fantasma di Kiev“. 

Un forte stimolo per l’Ucraina

Non è ancora confermato se si tratti di leggenda metropolitana, propaganda o realtà. Qualsiasi sia la risposta è sicuro che il “fantasma di Kievè un grande stimolo per il morale della popolazione ucraina. Un simolo a cui tutti credono per rafforzare la loro speranza e il loro ottimismo in un momento così difficile. La credenza è partita dai social network, per poi interessare media locali, nazionali e internazionali.