Cecilia Lidya Casadei Argomenti trattati
Guerra Ucraina, Roberta Metsola, presidente del Parlamento Ue ha parlato del piano di aiuti durante una conferenza stampa. “Per l’Ue è il momento del Whatever it Takes”, ha dichiarato.
Guerra Ucraina, Roberta Metsola e gli aiuti dall’Ue
“Nessuno due settimane fa avrebbe previsto l’estrema velocità con la quale i governi hanno agito insieme: non va sottostimato il fatto che in ogni situazione l’Ue ha due-tre Stati membri più riluttanti e questo accade anche nel Parlamento Ue”, ha dichiarato Roberta Metsola a una corrispondente de Il Corriere, “Le istituzioni hanno risposto insieme come con il pacchetto finanziario da 1,2 miliardi per l’Ucraina. La reazione dei cittadini, dall’Irlanda a Cipro, è stata compatta: sono emersi nella sfera del web come trend online la richiesta di interventi su Swift e sugli oligarchi, la vendita dei passaporti. Questa unità non era mai capitata”.
Ucraina in guerra, Metsola: “Può diventare membro Ue”
L’Ucraina sta chiedendo aiuto all’Unione Europea e la risposta della presidente del Parlamento non lascia dubbi: “Ogni Paese europeo può diventare membro dell’Ue. Il riconoscimento da parte delle istituzioni europee della prospettiva europea è qualcosa di cui gli ucraini hanno bisogno“, ha detto, “Il Parlamento è il posto in cui chiunque guardi alla democrazia può trovare la sua casa naturale”.
Guerra in Ucraina, Metsola parla delle misure di sostegno
Concretamente, il Parlamento Ue può fungere anche da autorità di bilancio, votando nelle decisioni di assistenza finanziaria all’Ucraina in guerra: “La scorsa settimana una larghissima maggioranza ha votato a favore dell’assistenza macro-finanziaria per Kiev. Siamo pronti a non ritardare alcuna decisone”, ha specificato la Metsola.
“C’è abbastanza flessibilità nel bilancio Ue. Ma avremo anche bisogno di vedere se è necessario un budget più alto, allora dovremo negoziarlo”. In cantiere ci sarebbe anche il sostegno del parlamento ucraino, inoltre la possibilità che il Parlamento Ue metta a disposizione ai rifugiati ucraini dei locali come appoggio a Bruxelles.
