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Guerra Ucraina, Zelensky si rivolge all'Occidente e accusa di non aver abbastanza coraggio

Guerra Ucraina Zelensky

Dal presidente dell'Ucraina Zelensky sono arrivate accuse rivolte all'Occidente. Nel frattempo è atteso il round di colloqui tra Kiev e Mosca.

Sono ore molto calde per l’Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky in un suo video condiviso sui canali social istituzionali, rivolgendosi ai leader occidentali, ha accusato di non aver “abbastanza coraggio” nell’aiutare il Paese ormai profondamente dilaniato dagli attacchi russi. Nel frattempo sono attesi i nuovi colloqui con la Russia che si terranno nei prossimi giorni in Turchia.

Guerra Ucraina, il monito di Zelensky all’Occidente

Il leader ucraino nel corso della sua riflessione ha dichiarato, senza troppi giri di parole che l’Occidente “gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet”. Ha quindi aggiunto: “Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l’1% del loro coraggio”.

Zelensky: “L’Ucraina sta prendendo in considerazione la questione della neutralità”

Nelle scorse ore Zelensky ha rilasciato un’intervista ai media russi. Tale documento è stato poi pubblicato dal sito web di opposizione russo Meduza. “Questa non è solo una guerra. È molto peggio”, è il titolo usato dalla testata della quale oltre al testo è stato condiviso anche il video che dura un’ora e mezza.

Durante questo lungo colloquio con i giornalisti, Zelensky ha rimarcato come le città russofone in Ucraina siano “state spazzate via dalla faccia della terra [..] come ci si può relazionare con la storia associata alla cultura russa o, in linea di principio, con i russi? Questa è una domanda molto difficile”. Ha poi dedicato un’ampia riflessione alla situazione nella quale si trova la città di Mariupol: “La città è bloccata dall’esercito russo. Tutti gli ingressi e le uscite dalla città sono bloccati. Il porto è minato. È impossibile arrivarci con cibo, medicine e acqua, anche per il fuoco dei militari russi sui convogli umanitari, con i conducenti che vengono uccisi. Molti dei carichi sono stati ripresi”.

Il leader ucraino ha affermato successivamente: “Ho sentito molte persone che sostengono che la mia eliminazione è pianificata. Probabilmente ci sono stati diversi tentativi da parte di diverse persone”. Infine riguardo alla questione negoziati, Zelensky ha spiegato che il governo di Kiev “sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità”, ma per un accordo è indispensabile il “ritiro delle truppe”.

L’ente regolatore di Mosca avverte di non pubblicare o trasmettere l’intervista

Nel frattempo Sky News ha fatto sapere che da parte dell’ente regolatore dei media di Mosca è arrivato l’avvertimento di non pubblicare né trasmettere l’intervista rilasciata da Zelensky ad alcuni media russi. Il Kyiv independent ha inoltre informato che nei confronti dei giornalisti russi che hanno intervistato il leader ucraino verrà avviata una indagine.

Atteso il prossimo round di colloqui

Intanto il membro della delegazione ucraina David Arahamiya ha affermato in un comunicato diramato su Facebook che dal 28 al 30 marzo è atteso in Turchia un nuovo “round di colloqui”.