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I cibi da spiaggia: non abbronzano ma aiutano la tintarella

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Frutta e verdura rossa e gialla (ma anche verde). Questi gli alimenti perfetti per evitare scottature ed ottenere una perfetta abbronzatura.

La stagione estiva è al culmine e in tanti cercano un alleato in natura per riuscire ad avere una tintarella perfetta magari in un paio di settimane di mare. Gli studiosi, e anche la Coldiretti, consigliano ai bagnanti di assumere frutta e verdura, perché aiuta a mantenere idratato l’organismo. Alcuni alimenti, però, sono anche importanti alleati dell’abbronzatura, soprattutto quelli ricchi di vitamina A, caroteni e licopene.

Frutta e verdura alleati della tintarella

Frutta e verdura sono sicuramente alleati preziosi per passare una giornata in spiaggia in quanto “fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l’organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell’esposizione solare” come ricorda anche la Coldiretti. L’associazione degli agricoltori italiani, però, sottolinea come alcuni alimenti siano anche “abbronzanti” in quanto riescono a “catturare” i raggi solari.

In particolare, per avere una abbronzatura perfetta (evitando sempre l’esposizione nelle ore più calde della giornata) bisognerebbe mangiare tutti quei cibi ricchi di vitamina A o caroteni, tra cui per esempio carote, radicchi, albicocche, meloni, pesche e ciliegie. Da non trascurare però il licopene, nutriente di cui è ricco per esempio il pomodoro.

Al Corriere.it Andrea Ghiselli, presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione e ricercatore del Crea di Roma, spiega che questi alimenti sono utili quando si devono trascorrere diverse ore sotto il Sole non solo perché stimolano la melanina, quei pigmenti che scuriscono la pelle, ma soprattutto perché aiutano il corpo a proteggersi dalle scottature, perché sarà maggiormente idratata e nutrita e si eviterà la secchezza della cute.

I cibi consigliati

“Sicuramente, comunque, i carotenoidi, essendo precursori della vitamina A, possono aumentare, per così dire, il ‘grado di abbronzatura’ esercitando un ruolo protettivo, perché aiutano la pelle a contrastare il danno ossidativo causato dai raggi UVA” precisa quindi il ricercatore. Per chi desidera quindi una tintarella non di Luna, è consigliabile consumare nei pasti (anche alternativamente, ovviamente) quegli alimenti dai pigmenti gialli in quanto ricchi di betacarotene (come carote e albicocche, alcuni tipi di melone e la papaya) e rossi perché fonti di licopene (pomodori e cocomero ma anche ciliege e peperoni, per esempio).

A sorpresa, però il betacarotene si trova anche in alcuni cibi “verdi” come lattuga, spinaci, bieta e cavoli (quest’ultimi non proprio alimento estivo). Oltre a proteggerci dal Sole, questi alimenti contengono molti antiossidanti e acqua, essenziali per mantenere elastica la pelle.

Non mangiare troppe carote

Come si sul dire, però, il troppo stroppia. Se si assumono per esempio troppe carote, il rischio non è di diventare “abbronzatissimi” ma giallognoli. Lo spiega sempre Andrea Ghiselli che specifica: “E’ segno di sovraccarico, e lo si nota soprattutto sul palmo delle mani o dove la pelle è più chiara e sottile”. “Ma non esiste un rischio tossicità legato a questo tipo di sovraccarico” assicura.

Sempre che non si è fumatori. In questi soggetti, infatti, “l’eccesso di betacarotene potrebbe comportare un aumentato rischio di tumore al polmone” avverte il ricercatore, precisando però che in questo caso “il condizionale è d’obbligo” visto che non esistono ancora studi a lungo termine che possano provare tale nesso causale.