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I loro figli diventeranno ciechi: una coppia organizza viaggi in tutto il mondo

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Sébastien Pelletier e Edith Lemay, marito e moglie canadesi con 4 bambini, hanno scoperto che tre dei loro figli saranno presto ciechi

Sébastien Pelletier e Edith Lemay sono un uomo e una donna canadesi che stanno provando ad esaudire il songo dei loro quattro bambini: Mia, Leo, Colin e Laurent. I coniugi hanno, infatti, scoperto che tre dei loro figli saranno presto ciechi. La volontà dei genitori è quindi quella di portarli in giro per il mondo per far vedere loro più cose possibili. 

Canada, marito e moglie scoprono che tre dei loro figli saranno ciechi

Una storia davvero commovente, che racconta della missione di due genitori canadesi che non vogliono arrendersi alle avversità della vita. Sèbastien e Edith hanno quattro figli, ma sanno che tre di loro, Mia di 11 anni, Colin di 6 e Laurent di 4, saranno in breve tempo ciechi. Questo perché a tutti loro è stata diagnosticata la retinite pigmentosa, una rara malattia degenerativa per cui le cellule della retina si rompono gradualmente. La coppia ha raccontato al ‘The Guardian‘ di voler viaggiare, in questi anni, più parti del mondo possibili per farle vedere ai bambini: Vogliamo che le loro teste siano piene di splendidi paesaggi che possano ricordare tra anni.”

La malattia incurabile, il viaggio in Africa e le parole della mamma

Per questa malattia non c’è purtroppo nulla che si possa fare, come conferma anche mamma Edith ai microfoni del ‘The Guardian‘: “Non esiste una cura. Quindi è un gioco di attesa e non c’è niente che possiamo fare.” L’itinerario di queste settimane ha visto la famiglia partire dal Canada alla volta dell’Africa, visitando la Namibia, la Tanzania e lo Zambia. Se sarà possibile, le prossime tappe saranno la Turchia e la Mongolia: Hanno solo chiesto di immergere le dita dei piedi nell’oceano. Ma con i bambini, non sono mai solo le dita dei piedi. Cinque minuti dopo erano fradici e nell’auto hanno portato sabbia e acqua. Ma sono così felici che il resto non conta.”