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Igor il russo eremita: il killer non parla e legge la Bibbia

Igor il russo

Secondo quanto riferito dai media spagnoli, Igor il russo non parla con nessuno: l'unica attività che compie è leggere la Bibbia.

Vita da eremita per quello che è conosciuto come Igor il russo, che in carcere, secondo quanto riferito dai media spagnoli, non parla con nessuno. Il killer di Budrio non vuole comunicare con nessuno, nemmeno con i parenti. Ma non solo. Rinuncia anche all’ora d’aria e l’unica attività che compie è quella di leggere la Bibbia. E’ arrivato due settimane fa al penitenziario di Zuera e da quel momento è rinchiuso in una piccola cella all’interno di un reparto di isolamento, dove sono presenti altri 23 detenuti.

Igor il russo

Secondo quanto è stato riferito dai media spagnoli, quello che è conosciuto come Igor il russo in carcere sta compiendo una vita da eremita. La notizia è stata ripresa anche dal “Resto del Carlino”. L’uomo, che è stato arrestato a metà dicembre proprio in Spagna per gli omicidi commessi nei confronti di due agenti della Guardia Civil e di un allevatore, in cella non parla praticamente con nessuno. Il killer di Budrio non vuole comunicare con nessuno, nemmeno con i parenti. Ma non solo. Rinuncia anche all’ora d’aria e l’unica cosa che fa è quella di leggere la Bibbia. E’ stata questa la sua unica richiesta: leggere la Bibbia. Non ha voluto nemmeno la televisione, della quale avrebbe diritto così come gli altri detenuti. Una sorta di isolamento nell’isolamento, che si interrompe solamente all’arrivo dei pasti.

L’uomo è arrivato due settimane fa al penitenziario di Zuera e da quel momento è rinchiuso in una piccola cella nel reparto di isolamento, dove sono presenti anche altri 23 detenuti. Ogni giorno la cella di Igor il russo, dove c’è una sola finestra che non può essere aperta, viene perquisita in quanto non viene esclusa la possibilità che l’uomo in qualche modo riesca a recuperare un’arma. Il letto è fissato ad una parete, con il personale del del penitenziario che lo controlla attraverso uno spioncino. La porta di ingresso è di metallo e si può chiudere automaticamente dal posto di guardia. Nell’angolo relativo al bagno è presente un wc, un lavabo, una doccia e uno specchio di plastica.

I commenti

Immediata è stata la reazione da parte della figlia di una delle vittime degli omicidi di Igor il russo alla notizia che l’uomo in carcere conduce vita da eremita. in particolare, a parlare è Francesca Verri, figlia di Valerio, la guardia ecologica volontaria che è stata uccisa da Norbert Feher (questo il vero nome del killer) lo scorso aprile nel Ferrarese. La donna ha voluto commentare la notizia attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook, in cui si è limitata a scrive un “meglio tacere”.

Il ritratto di Igor che trapela dal carcere è quello di un uomo imprevedibile, un criminale insidioso e che richiede il massimo della cautela anche nei rapporti quotidiani. un assassino che può colpire ancora, anche se rinchiuso in una cella di un carcere. Le autorità spagnole, consapevoli proprio della sua pericolosità e imprevedibilità, non vogliono lasciare nulla al caso. Tanto che dopo alcuni giorni rinchiuso nel carcere di Teruel, il killer è stato trasferito in un luogo considerato più idoneo ad ospitare detenuti dal suo calibro criminale.