Argomenti trattati
- La Farnesina agli italiani in Ucraina: “Usate i mezzi commerciali e per adesso lasciate il paese”
- Cosa dice il sito del ministero: chi vuole partire rimandi, chi è già là ci contatti e alla larga dalla Crimea
- La visita di Guerini a Camp Adazi, dove operano i soldati italiani inquadrati nella Nato a guida canadese
Il messaggio della Farnesina agli italiani in Ucraina è perentorio e perfettamente in linea con le indicazioni già partite da Germania e Regno Unito: “Lasciate il paese”. Dei circa 30mila nostri connazionali sotto possibile scacco dei venti di guerra che soffiano con Mosca circa 2mila sono ancora nel paese, quasi tutti a Kiev.
La Farnesina agli italiani in Ucraina: “Usate i mezzi commerciali e per adesso lasciate il paese”
E il Governo Italiano ha diramato una perentoria nota dell’Unità di crisi della Farnesina: “In considerazione dell’attuale situazione si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili”. Dal canto suo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva già convocato il coordinamento dell’Unità di crisi dopo alcuni briefing con i funzionari dell’Aisee sulle valutazioni di rischio.
Cosa dice il sito del ministero: chi vuole partire rimandi, chi è già là ci contatti e alla larga dalla Crimea
Il sito del ministero “Viaggiare Sicuri” dà spiegazioni abbastanza nette: “Considerata la situazione di incertezza ai confini, si raccomanda di posticipare tutti i viaggi non essenziali verso l’Ucraina e di mantenersi costantemente aggiornati sui mezzi d’informazione e su questo sito”. Poi la specifica: “Se presenti nel Paese, come già raccomandato nella ultime settimane, si invita a registrarsi sul sito dovesiamonelmondo.it e a scaricare l’app ‘Unità di Crisi”. E in chiosa: “Si ricorda che i viaggi a qualsiasi titolo nelle regioni di Donetsk e Luhansk ed in Crimea sono sconsigliati. In caso di necessità, l’Ambasciata d’Italia a Kiev è operativa e raggiungibile al numero di emergenza: +38050 3102111”. Questo perché l’Italia non sottovaluta affatto la situazione in Ucraina.
La visita di Guerini a Camp Adazi, dove operano i soldati italiani inquadrati nella Nato a guida canadese
Lorenzo Guerini, titolare della Difesa, aveva già raggiunto la base militare lettone di Camp Adazi. Lì, a seguito dell’operazione interforze Nato del Baltic Guardian, sono attive da tempo distaccamenti militari italiani inquadrati nella Enhanced Forward Presence della Nato a guida canadese. Per i nostri militari del del II reggimento Alpini, e del Reggimento Nizza Cavalleria inquadrati nella brigata Taurinense, per gli operatori del II Reggimento Trasmissioni e del 17° Reggimento Contraerea Sforzesca vigono in catena di comando le disposizioni della linea ufficiale dell’Italia per parte militare: deterrenza. Idem dicasi per le truppe nella base romena di Costanza, dove solo in modalità scramble Nato quattro Eurofighter dell’Aeronautica.