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Il Ministro Urso chiede un passo indietro ai benzinai, Assoutenti: "Non ci sono motivi per la serrata"

Il ministro Adolfo Urso

Non solo lo sciopero confermato ma un "controsciopero" annunciato, il Ministro Urso chiede un passo indietro ai benzinai ed Assoutenti è bellicosa

Il Ministro Adolfo Urso chiede un passo indietro ai benzinai e lo fa mentre Assoutenti annuncia contro iniziative e spiega: “Non ci sono motivi per la serrata”. Il titolare di Imprese e Made in Italy torna ad invocare un ripensamento sulla imminente due giorni, due giorni di sciopero che invece è stata del tutto confermata: il 25 ed il 26 gennaio tutti a secco

Urso chiede un passo indietro 

Le associazioni di categoria non demordono ma Urso ha spiegato che si tratta di “una decisione che danneggia i cittadini. Comunque sul tema c’è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finché non ci sarà un riordino del settore”. Dopo un velato e poco conciliate accenno alle “zone d’ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà” Urso ha potuto incassare il sostegno di Assoutenti. 

Assoutenti e la minaccia di un “controsciopero”

L’associazione parla addirittura di un “controsciopero” degli automobilisti: “Lo sciopero dei benzinai va revocato senza se e senza ma, perché sono venute meno tutte le motivazioni che hanno portato i gestori a indire la protesta”. Furio Truzzi, che di Assoutenti è presidente, ha chiosato: Se lo sciopero dovesse essere confermato, siamo pronti a organizzare iniziative di protesta contro i gestori su tutto il territorio nazionale da parte dei consumatori, compreso un controsciopero degli automobilisti“.