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Caro benzina: sciopero più corto di 12 ore

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Lo sciopero dei gestori di pompe del 25-26 gennaio sarà più breve. Nel frattempo il prezzo di benzina e diesel continua ad aumentare.

Lo sciopero indetto dai proprietari dei distributori di benzina sarà più corto di 12 ore: il garante degli scioperi aveva dichiarato la misura “eccessiva”.

Lo sciopero dei distributori di carburante sarà più corto di 12 ore

Lo sciopero dei distributori di carburante durerà qualche ora in meno: le pompe saranno chiuse non più fino alle 07:00 del mattino del 27 gennaio (a partire dalle 19:00 del 24 gennaio), ma fino alle 19:00 del 26 gennaio. Dalle 60 ore di proclamazione iniziale, si passa quindi a 48. 

L’annuncio della riduzione della durata dello stop è arrivato da una delle sigle proclamatrici, Fegica, dopo che il garante degli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, ha dichiarato la protesta come «regolare» ma troppo eccessivamente lunga.

La conferma dello sciopero e il prezzo del carburante alle stelle

La protesta è dettata dal continuo aumentare del prezzo della benzina, conseguente soprattutto alla fine dei tagli sulle accise. I consumatori hanno riversato il loro malcontento sui gestori delle pompe, che hanno così indetto uno sciopero generale.

Lo sciopero dei benzinai previsto per il 25 e 26 gennaio è stato confermato dai sindacati di categoria, Fegica e Figisc/Anisa, dopo l’incontro con il governo rappresentato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Nel frattempo, il prezzo della benzina continua a restare in media tra i 1,820 e 2.013 al litro e del diesel che viaggia tra 1.869 e i 2.013. Dunque ben più alto rispetto al 31 dicembre, ultimo giorno delle accise scontate dell’era Draghi.