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Immunità di gregge in Lazio, D'Amato "Servono 360 mila dosi Pfizer, se non arrivano in tempo slitta immunità di gregge"

Immunità gregge d'amato

Se non arriveranno 360 mila dosi di Pfizer in tempo, l'immunità di gregge in Lazio rischia di slittare: lo ha affermato l'assessore D'Amato.

L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha affermato che, qualora non dovessero arrivare entro tre giorni le dosi di Pfizer previste, la data annunciata per il raggiungimento del l’immunità di gregge in regione dovrà inevitabilmente subire uno slittamento.

D’Amato sull’immunità di gregge

L’obiettivo della sanità laziale era quello di vaccinare con doppia dose (o una nel caso di Johnson & Johnson) almeno il 70% degli adulti entro il 10 agosto 2021. Per raggiungerlo è però necessario l’arrivo delle 360 mila dosi di vaccino Pfizer ordinate. Solo così si potranno garantire le iniezioni all’ultima fascia che è stata aperta, quella dei ragazzi con età compresa tra i 17 e i 24 anni e le seconde dosi per chi ha iniziato il ciclo vaccinale lo scorso mese. Il piano prevede poi per il prossimo fine settimana l’Open junior day per i giovanissimi tra i 12 e i 16 anni.

Le tappe del calendario prevedono l’iniezione delle prime dosi per i più giovani entro il 15 luglio, i richiami a 21 giorni per Pfizer e a 28 per Moderna.

D’Amato sull’immunità di gregge: la campagna in Lazio

Intanto il Lazio ha toccato quota 4,3 milioni di somministrazioni complessive e 1,5 milioni di seconde dosi. La campagna vaccinale potrebbe però subire qualche rallentamento dopo lo stop all’antidoto di AstraZeneca per gli under 60 perché la Pisana aveva previsto di terminare tutte le prime dosi tra il 30 giugno e il 1° luglio.

Per il prossimo futuro, tutto dipenderà da scorte e forniture: le 360 fiale di Pfizer permetteranno di assicurare l’immunità di gregge entro il 10 agosto ma solo se arriveranno nei tempi previsti, altrimenti l’obiettivo dovrà inevitabilmente essere slittato.

D’Amato sull’immunità di gregge: farmacisti proseguono con J&J

Intanto, dopo l’ultimo incontro di Federfarma di lunedì, i 600 farmacisti del Lazio hanno scelto di andare avanti a somministrare il vaccino monodose Johnson & Johnson.

Ma per procedere a ritmo serrato, così come in accordo con la Regione, hanno chiesto ulteriori garanzie. In particolare nel questionario sanitario da compilare verranno inserite domande e informazioni specifiche anche su cure ormonali e malattie del sangue. Questo perché il siero ha lo stesso funzionamento a vettore adenovirale di AstraZeneca e spetterà duque al farmacista valutare l’eventuale iniezione.