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Il bromadiolone è stato trovato nel corpo di Giulia Tramontano. Quali sono gli effetti del veleno per topi sugli esseri umani

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Quali sono gli effetti del bromadiolone, veleno per topi assunto per mesi da Giulia Tramontano, sull’uomo e su un feto?

Vanno avanti le indagini sull’omicidio di Giulia Tramontano mentre la posizione del suo carnefice e compagno Alessandro Impagnatiello non fa che peggiorare dopo la scoperta di tracce di bromadiolone – veleno per topi – nel corpo della ragazza: quali sono gli effetti del topicida?

La 29enne, incinta al settimo mese di gravidanza, è morta dissanguata dopo essere stata pugnalata 37 volte dal compagno.

Omicidio Giulia Tramontano, quali sono gli effetti sull’uomo e sul feto del veleno per topi

La sostanza tossica rinvenuta nel sangue e nei capelli di Giulia Tramontano e nei tessuti e nei capelli fetali del bimbo che da sette mesi portava in grembo in occasione dell’esame autoptico è il bromadiolone. Stando a quanto spiegato da Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni ICS Maugeri di Pavia, a Fanpage,it, il bromadiolone è un topicida molto diffuso in tutto il mondo e molto facile da trovare che agisce come un anticoagulante dalla durata prolungata. Nel topo, l’effetto della sostanza dura diversi giorni, fino a indurne la morte. Per avere lo stesso risultato sugli esseri umani, sono necessarie quantità più grado in quanto una sola pastiglia, realizzata per fare effetto su un roditore, non è sufficiente, data la disparità di peso.

“Gli effetti di questa molecola sulla coagulazione sono devastanti. Il sangue, in questo caso, si scoagula pian piano, e si muore così per emorragia: può essere interna o avvenire dopo una semplice, piccola botta contro lo spigolo di un mobile di casa. E l’effetto del veleno non può essere fermato in tempi rapidi, a meno che non si usi un antidoto”, ha aggiunto Locatelli quanto gli è stato chiesto se il topicida fa effetto sull’uomo se assunto in grandi quantità e, quindi, se può davvero uccidere una persona.

Rispetto ai danni o alla morte che potrebbe essere provocata dall’assunzione prolungata di piccole dosi di bromadiolone, l’esperto ha illustrato che, in un simile scenario, la persona che ha assunto il veleno è “scoagulata”. Di conseguenza, è esposta a un elevato rischio di emorragie in caso di traumi, botte o qualsiasi altro problema che potrebbe, infine rivelarsi fatale.

Effetti, test della coagulazione e aborto come effetto collaterale

Locatelli, poi, ha spiegato a Fanpage.it che le persone possono non rendersi conto di star assumendo il topicida. “Questi prodotti sono miscelati a sostanze inodori e insapori, studiati proprio per ingannare il topo e spingerlo a ingerire l’esca. Non hanno sapore, o un odore particolare. Nell’uomo non provocano sintomi visibili come bruciori, dolori né nessun altro effetto nell’immediato che possa far scattare l’allarme nell’individuo. Proprio per questo motivo vengono spesso utilizzati a scopo criminoso”, ha detto.

L’esperto ha anche chiarito che l’assunzione di bromadiolone causa solo “scoagulazione del sangue” e non altri sintomi come “stordimento, intorpidimento, sonnolenza, rallentamento o fiacchezza: non c’è anemia. Si muore di emorragia”.

Al direttore del Centro Antiveleni ICS Maugeri di Pavia, infine, è stato chiesto se sia possibile che durante le visite per la gravidanza effettuate da Giulia Tramontano nessuno abbia individuato traccia del veleno per topi, come si individua la sostanza nel corpo umano e se l’aborto può essere un effetto collaterale della sostanza. Locatelli, a questi interrogativi, ha risposto che la presenza di bromadiolone si riscontra soltanto tramite “apposita valutazione” ossia un test della coagulazione. Si tratta di un esame che, in gravidanza, non viene effettuato, salvo specifiche problematiche. Per quanto riguarda l’aborto, invece, l’esperto ha asserito che il topicida non è un “abortivo vero e proprio” ma poi ha aggiunto che “sì, in caso di somministrazione sulla madre può esserci sofferenza fetale o, anche in questo caso, morte per emorragia del feto”.