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Imperia, blitz antidroga: smantellata organizzazione mafiosa

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Il blitz antidroga organizzato ad Imperia ha portato al sequestro di beni per oltre 800mila euro

Durante il blitz antidroga sono state arrestate 26 persone, accusate di traffico di sostanze stupefacenti e associazione a delinquere di stampo mafioso.

Imperia, blitz antidroga: smantellata organizzazione mafiosa

L’operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Imperia, del Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata) di Genova e dello Scico (Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata), coadiuvati dal Reparto Operativo Aeronavale del capoluogo ligure. La maggior delle persone arrestate era affiliata alle famiglie De Marte-Gioffrè, originarie di Seminara e collegate alla ‘ndrangheta calabrese.

La struttura dell’organizzazione

L’associazione di stampo famoso si era insediata nella zona di Diano Marina da diversi anni. I membri mettevano a disposizione le proprie case private, per organizzare le riunioni operative. È proprio nelle abitazioni che la droga, in particolare cocaina, hashish e marijuana, veniva nascosta, confezionata e trasferita a terzi. Secondo le indagini della GdF venivano utilizzati anche autobus di linea che transitavano tra Reggio Calabria e Ventimiglia. Per le comunicazioni interne, inoltre, la rete si avvaleva di criptofonini. In questo modo non lasciavano tracce delle informazioni sulla consegna del denaro, i contatti con i fornitori e sul ritiro dei carichi.

Il monopolio

Le famiglie De Marte-Gioffrè, vicine ad attività di criminalità organizzata in Calabria, si erano impadronite del monopolio sul traffico di droga, spesso ricorrendo a violenze fisiche e verbali ed a minacce. È anche capitato che facessero uso di armi da fuoco per costringere gli acquirenti a pagare gli stupefacenti. Tra le 26 persone arrestate, tra cui una di nazionalità cubana, due di nazionalità ecuadoriana e quattro di nazionalità albanese, 23 sono destinate alla misura cautelare in carcere e 3 agli arresti domiciliari.