Erano sei, chiusi nei trasportini, diretti a Milano. Per alcuni, il primo vero inizio. Ma il destino ha virato bruscamente il 22 giugno. Una macchina, l’autostrada A4, lo schianto, il brutto incidente. Da quel momento, solo polvere, paura e corse disperate nei campi.
Quando un sogno si spezza: il dramma dell’incidente a4 e degli animali fuggiti
Succede tutto in pochi istanti. L’auto che trasporta gli animali si ribalta tra San Stino e Cessalto. Il conducente si salva per miracolo dall’incidente in a4. Ma i trasportini no, quelli volano via. Quattro tra cani e gatti scappano nel panico. Inizia la caccia. Di quelle col cuore in gola.
Lily, cagnolina nera, è la prima ad essere recuperata due giorni dopo. Sporco, stanca, ma viva. È un piccolo miracolo. Segue Ogi, il gatto, salvato dopo dieci giorni da due volontarie, Fabiola e Daniela. Ce l’ha fatta anche lui. Stanco, affamato. Ma vivo. Le sue foto fanno il giro dei social.
Ma non tutti gli animali hanno avuto lo stesso destino. Uli, il cane dal muso dolce, è stato ritrovato morto il 12 luglio. Corpo integro, nessuna ferita. Ma niente più battiti. L’associazione ha atteso la conferma del microchip. Poi, il post. Nudo. Doloroso. Senza fronzoli: “Uli, la nostra creatura. Due anni in rifugio. Nessuna richiesta. Ora che una mamma ti aspettava, è finita così. Quel maledetto incidente ha distrutto il tuo sogno”.
Speranze appese a un filo: resta solo Cupi da salvare dopo l’incidente a4 con animali in fuga
Una gattina tricolore. Pelo semilungo. Collo bianco. Si chiama Cupi ed è l’unica che manca all’appello. Forse si nasconde tra le sterpaglie, o forse ha solo paura. I volontari continuano a cercarla. Dr*oni, volantini, appelli online. Ogni tanto una segnalazione, poi il silenzio.
“Non rincorretela. Non chiamatela. Ma segnalate subito”, ripetono instancabili. Perché anche una sola vita, se salvata, può ridare senso a tutto. Anche a una tragedia. Anche a questo disastro nato da un viaggio che doveva solo portare amore.
Il finale, forse, si può ancora scrivere.