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Incidenti ferroviari, dal 1944 a Milano: i precedenti

incidenti ferroviari

Incidenti ferroviari, purtroppo il drammatico episodio di Milano è solo l'ultimo di un'importante serie che ha colpito i binari italiani.

Gli incidenti ferroviari, purtroppo, non sono esattamente una rarità nella storia italiana. Quello accaduto a Pioltello è solo l’ultimo. Tanti, dal 1944 ad oggi, gli episodi che hanno rovinato e spezzato le vite di chi era a bordo di un treno. Negli anni 70, 884 persone sono morte a causa di incidenti ferroviari. Il peggiore di tutti, però, è stato il primo. Il conto che si dovette pagare è stato quello di oltre 500 persone decedute per asfissiamento in galleria sulla linea Salerno-Potenza.

Incidenti ferroviario Disastro di Balvano

Quel maledetto 3 marzo 1944 morirono per l’esattezza 526 povere persone, almeno ufficialmente. Alcune ipotesi non confermate, però, parlano di oltre 600 morti. Molti dei cadaveri rinvenuti tra i passeri non vennero identificati. Furono tutti allineati sulla banchina della stazione di Balvano, e successivamente sepolti, senza nessun funerale, nel cimitero della zona tra quattro fosse comuni. Gli agenti ferroviari furono sepolti invece a Salerno. A chi invece sopravvisse al disastro non andò troppo meglio. Molti dei superstiti riportarono gravi lesioni fisiche ed anche psichiche.
La tragedia ebbe luogo nella Galleria delle Armi, presso la stazione di Balvano-Riciliano. Il treno si blocco, e le persone morirono per asfissia. Molteplici le cause del dramma. La giornata era poco ventosa, quindi la galleria non godeva di una adeguato ricambio di aria. Il treno era evidentemente sovraccaricato, inoltre era stato composto con due locomotive in testa, invece che con una in testa e una in coda come nelle composizioni tipiche. Anche solo aver posto le locomotive separate avrebbe potuto contribuire a evitare il dramma. Ultimo, ma non ultimo, la scarsa qualità del carbone.

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Incidenti ferroviari anni 60

In pieno periodo natalizio, il 23 dicembre 1961, 70 persone sono morte sulla linea Cosenza-Catanzaro. Un vagone ha iniziato a deragliare in curva a soli due chilometri dal capoluogo calabro, all’imbocco del ponte sul torrente Fiumarella e finisce in un burrone. Nel conto ci furono anche 27 feriti.

Meno di un anno dopo, l’8 marzo 1962, presso Castelbolognese (RA), il direttissimo Bari-Milano deraglia entrando in stazione. Il conto da pagare fu di 13 morti e 80 feriti.

Il 31 maggio successivo, presso Voghera (Pavia), ci fu un mortale scontro tra un convoglio merci ed un treno di linea, che causarono il decesso di 63 persone. I feriti invece furono 40.

Anni 70

Il 15 aprile del 1978, invece, 48 persone persero la vita a Murazze di Vade (Bologna). La locomotiva del convoglio espresso Lecce-Milano, a causa di una frana, urta il veloce Freccia della Laguna Bolzano-Roma che deraglia. Alla fine ci saranno 48 morti e 76 feriti.

Nell’estate del 1979, il 10 luglio, uno scontro frontale tra due treni della Circumvenusiana causò 14 morti e 70 feriti. Succedette a Cercola (Napoli).

Anni 80 e 90

Il 21 novembre 1980 è purtroppo ricordato il tragico incidente ferroviario che costò la vita a 20 persone. Fra le stazioni di Curinga ed Eccellente (CZ), un treno proveniente da Roma urtò i vagoni che si erano sganciati da un treno merci proveniente da Catania. I feriti furono 112.

Il 22 dicembre del 1985 10 persone morirono a Coronella (FE). Altre 11 rimasero ferite. In quel drammatico incidente ferroviario una elettromotrice tamponò un treno merci fermo al semaforo.

A San Severo (FG), il 3 aprile 1989, un treno locale da Bari entra in stazione a velocità eccessiva, causando 8 morti e 20 feriti.

Il 16 novembre 1989, presso Crotone, ci fu un grave scontro tra due treni locali, uno diretto a Catanzaro, l’altro invece proveniente da quella città. L’impatto causò 12 morti e 32 feriti.

Il 12 gennaio 1997, Piacenza, il treno Pendolino (Etr 460) deragliò a soli 300 metri dalla stazione, durante la tratta da Milano a Roma. Il conto da pagare fu di 8 morti e 29 feriti. Tra i viaggiatori rimasti illesi ci fu il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga.

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Anni 2000

A Rometta Marea (ME), il 20 luglio 2002, il treno Palermo-Venezia deragliò. La probabile causa sono i lavori di manutenzione della linea, eseguiti in modo non perfetto. Alla fine ci furono 8 decessi.

Un treno interregionale e un convoglio merci con putrelle di acciaio si scontrarono frontalmente a pochi passi dalla stazione di Bolognina di Crevalcore, sulla linea Bologna-Verona a binario unico. I morti sono 17, i feriti 15. Era il 7 gennaio 2005

Il 29 giugno 2009, a causa della rottura di un asse, un convoglio ferroviario che stava trasportando gpl ha deragliato durante l’attraversamento della stazione di Viareggio. Quattro cisterne si sono ribaltate. In una viene aperto uno squarcio di 40 centimetri, da cui esce del gas, causando delle esplosioni. Queste hanno devastato un intero quartiere uccidendo 32 persone.

Il treno regionale R108 deraglia per una frana nel tratto della linea tra Castelbello e Laces, proprio in un punto dove i binari attraversano una stretta gola. Bilancio 9 morti e 28 feriti. Era il 12 aprile 2010.

Abbiamo tutti nella memoria quel 12 luglio 2016, in cui morirono 23 persone. Quel giorno ha avuto luogo uno scontro frontale tra due treni in Puglia tra Andria e Corato. L’inchiesta, svolta dalla magistratura di Trani, è ancora in corso. A causare l’incidente ferroviario sarebbe stato un errore umano. Questo è stato causato dall’utilizzo del blocco telefonico su una linea ad unico binario.