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India: in 20 legano il marito e stuprano moglie e figlia

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Una scioccante storia di violenza ha visto protagonista una famiglia indiana. Moglie e figlia stuprate da un branco. Il marito legato a un albero

Una storia raccapricciante, ai limiti dell’orrore e della disumanità. Un gesto di scellerata efferatezza umana, di misera crudeltà animale. Protagonista di questo incubo è stata una famiglia proveniente dall’India. Vittime di uno stupro di gruppo una mamma e la figlia di 15 anni. Il padre ha assisto inerme all’orrida violenza. Il branco, prima di violentare a turno le due donne, hanno legato l’uomo a un albero. Trafitto da un dolore intollerabile e impossibilitato a reagire, il marito ha visto tutto ciò che accadeva sotto i suoi occhi.

Stupro di gruppo in India

Una scioccante storia di disumana violenza arriva direttamente dall’India. Pare che un medico sia stato legato ad un albero da 20 uomini, che hanno poi approfittato della sua impossibilità di reagire e difendersi per violentare moglie e figlia 15enne. Le due donne sono state minacciate con le armi. Il drammatico episodio si sarebbe verificato nella sera di mercoledì 13 giugno 2018. La famiglia stava rincasando. Si dirigevano verso casa su una motocicletta, dopo la chiusura della clinica. Lo stupro è stato compiuto in una zona isolata di Gaia, nello stato indiano nord-orientale del Bihar.

Durante il passaggio in una strada piuttosto deserta vicino al villaggio di Sodiha, intorno alle ore 20:00, sembra che i tre siano stati bloccati da una banda composta da circa 20 giovani. Il branco, armato, avrebbe iniziato ad assalire mamma e figlia. Il padre, quindi, avrebbe cercato di reagire per portarle in salvo. Eppure ogni tentativo si è dimostrato vano: l’uomo è stato immediatamente bloccato e legato a un albero. Così il gruppo ha colto l’occasione per stuprare a turno le due donne.

L’arresto

Secondo quanto riferito dalla polizia, la donna avrebbe identificato due dei 20 uomini. In questo modo le autorità sono giunti al riconoscimento di 11 dei 20 sospettati. Nella stessa giornata, gli uomini sono stati arrestati. Il resto del gruppo è stato fermato soltanto l’indomani, nella giornata di giovedì 14 giugno. Ad aiutare la polizia nel catturare i presunti aggressori sono stati gli abitanti del Villaggio. Infatti, hanno immediatamente messo in atto dei blocchi in strada per poter impedire che questi si allontanassero.

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Dalle indagini, inoltre, sarebbe emerso che il branco durante la brutale aggressione avrebbe persino commesso un furto, rubando i telefoni cellulari delle vittime e il denaro che portavano con sé. Anche gli studenti che poco prima della violenza transitavano in quella zona hanno subito la medesima rapina. A riferirlo è l’ispettore generale della polizia, Nayyer Hasnain Khan. L’agente avrebbe confermato che i tre stavano passando attraverso Sondhiha su una motocicletta. Poi sono stati derubati. “Hanno violentato la madre e la figlia, dopo aver legato il padre ad un albero”, ha spiegato.