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Indonesia, trovato un sopravvissuto sotto macerie

Terremoto in Indonesia

"Grazie Dio", hanno detto i soccorritori durante le operazioni con cui hanno tratto in salvo un uomo, intrappolato tra le macerie

All’indomani del terremoto di magnitudo 6.9 che ha colpito l’Indonesia, un drone ha registrato le immagini che sorvolano il cielo dell’isola di Lombok, ridotta in un’infinità di macerie. Interi quartieri sono stati distrutti, la moschea crollata e piegata su sé stessa. Dall’isola è ancora in corso la fuga di turisti, mentre i morti accertati sono 105. Dalle macerie della moschea è stato tratto in salvo un uomo e secondo fonti locali ci sono ancora persone intrappolate.

Indonesia, si scava sotto le macerie

Cumuli di macerie si addensano compatti e insormontabili sull’isola di Lombok. Si continua a scavare nella ricerca di una speranza che ci si augura non sia vana. Si cercano uomini vivi.

Nel frattempo, i soldati impegnati nei soccorsi dopo il terribile terremoto hanno estratto un uomo ancora vivo sotto le macerie di una grande moschea crollata a nord dell’isola. “Grazie Dio”, hanno detto i soccorritori in un video girato da un militare durante le operazioni di salvataggio. L’uomo sopravvissuto era sotto il tetto crollato della moschea di Jabal Nur. “E’ al sicuro, signore”, dice uno dei soccorritori mostrando una certa emozione ed evidente commozione.

Indonesia

Crescono continuamente i morti accertati del sisma di magnitudo 7.0, mentre i soccorritori sono ancora al lavoro nelle aree devastate dai crolli. “Siamo vivi per miracolo”. Queste le parole di Mario e Carlotta, una coppia di italiani di rientro in Italia dalle vacanze in Indonesia, interrotte dal tragico sisma.

“Ci è crollato tutto addosso. Stavamo scendendo le scale del resort nelle isole Gili quando è venuto giù tutto. Così siamo corsi al mare per cercare un punto sicuro”. E’ questo il racconto pronunciato tra le lacrime durante lo scalo a Doha in attesa di prendere l’ultimo aereo per Milano. Mario e Carlotta portano addosso ancora le ferite del violento sisma, per fortuna solo qualche escoriazione sulla testa e sugli arti. “E’ stata un’esperienza drammatica, surreale. Ci avevano detto che sarebbero stati predisposti tre voli speciali. Ma in tutta la giornata non ne è partito neanche uno. Abbiamo passato la notte in collina per la paura di tsunami dopo il terremoto, eravamo con Aldo Montano. Sul posto non abbiamo ricevuto alcuna assistenza, se non le prime cure mediche da parte del personale del resort”.