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Interrotto un rave party nel Salento: continuano le feste clandestine

Rave party

Continuano i rave party clandestini in giro per l'Italia. È stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine. La rabbia dei gestori delle discoteche.

Con il divieto di ballo nei locali, si sta diffondendo a macchia d’olio una nuova tendenza in Italia: le feste clandestine. Non si tratta solo di rave party organizzati da giovani, ma anche di concerti “illegali” in cui si esibiscono artisti famosi. Sono preoccupati e contrariati i gestori delle discoteche.

Interrotto un rave party nel Salento: continuano le feste clandestine. Il rave party a Porto Cesareo

Il rave party si è tenuto nella campagne salentine, nei pressi di Porto Cesareo, al confine con la provincia di Taranto. Oltre 300 persone si sono riversate nel luogo in cui si teneva il rave e, senza rispettare nessuna delle norme anti Covid come mascherine e distanziamento fisico, hanno festeggiato il ferragosto all’insegna di musica no-stop e fiumi di alcool. Questo non si tratta di un caso isolato, in tutta Italia, infatti, il fenomeno dei rave clandestini si sta diffondendo sempre di più.

Interrotto un rave party nel Salento: continuano le feste clandestine. L’intervento delle forze dell’ordine

Il blitz è stato eseguito dalla Polizia di Stato insieme ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza. Ad allertare le forze dell’ordine è stata la musica ad altissimo volume che proveniva dal luogo in cui si stava svolgendo il rave party illegale. Persone in evidente stato d’ebrezza, assembramenti e tanto disordine; questa è stata la scena davanti a cui si sono trovate le forze dell’ordine una volta giunte nella zona in cui si teneva la festa. Sono state identificate delle persone e, al termine delle operazioni necessarie, partiranno le denunce per gli organizzatori e i partecipanti. Sequestrata anche l’attrezzatura e tutto ciò che è stato necessario per realizzare il rave party illegale.

Interrotto un rave party nel Salento: continuano le feste clandestine. La rabbia dei gestori delle discoteche

I gestori delle discoteche, che da 17 mesi vedono chiuse le proprie attività, più volte hanno messo in guardia il Governo sulla nascita di queste feste clandestine. Nonostante questo, l’esecutivo è rimasto sui propri passi prolungando ulteriormente la chiusura di queste attività e promettendo loro copiosi ristori. Dall’idea di numerosi gestori di discoteche è nata l’iniziativa “Liberi di ballare“, con la quale si vuole dimostrare che anche il loro settore può ripartire in sicurezza come tante altre attività.