Argomenti trattati
- Ciao Ollie, e benvenuto su notizie.it.
- Quando hai deciso di iniziare a produrre musica?
- Quando hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada?
- Chi sono i tuoi artisti preferiti?
- E i tuoi club e festival preferiti?
- Come descriveresti la tua musica?
- Qual è il momento più bello della tua carriera musicale che ricordi?
- Cosa fai nel tempo libero?
- Qual è il tuo rapporto con i social media?
- Quali sono i tuoi progetti in arrivo?
DJ e produttore britannico oggi basato a Ibiza, Ollie Mundy è una delle voci più sensibili e riconoscibili della nuova scena melodic e afro house. Fondatore dell’etichetta OVAVA Music, progetto che negli ultimi anni ha consolidato una propria identità internazionale tra Regno Unito, la isla e una rete crescente di artisti, Mundy ha costruito un percorso fatto di emotività, ricerca sonora e connessione profonda con il dancefloor.
Dalla serie di mix che hanno superato milioni di visualizzazioni al supporto ricevuto da figure come Black Coffee, Damian Lazarus e Marco Carola, il suo lavoro unisce una visione curatoriale chiara a una scrittura musicale intima e cinematica.
Ollie Mundy chiude il suo 2025 con “Home”, nuovo singolo che segna una tappa personale e creativa importante: un brano caldo e atmosferico, scritto durante il suo trasferimento a Ibiza, che riflette l’idea di appartenenza e allineamento emotivo. In concomitanza con l’uscita del suo nuovo singolo, e in attesa di ascoltarlo presto dal vivo nel nostro paese, questo è quello che ci ha raccontato.
Ciao Ollie, e benvenuto su notizie.it.
Quando hai deciso di iniziare a produrre musica?
In realtà volevo iniziare a produrre non molto tempo dopo aver cominciato a fare il DJ nei primi anni 2000. Ma all’epoca non era così accessibile: l’attrezzatura era costosa, i corsi erano cari e non potevo permettermeli. Così ho imparato passando dalla strada lunga: sedendomi alle sessioni degli amici, facendo domande senza fine e alla fine dividendo il costo di Ableton Suite con un amico. Da lì è stato puro auto-apprendimento, YouTube, amici, tentativi ed errori.
Quando hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada?
Onestamente, credo che sia sempre stata dentro di me. Ho amato ogni tipo di musica fin da bambino. E quando sono stato abbastanza grande da andare in club, qualcosa è scattato… Ricordo di aver pensato: “Potrei farlo meglio.” Così nel 1999 ho comprato dei vecchi giradischi a trazione a cinghia, mi sono chiuso in camera e ho imparato a mixare da solo. Quello è stato l’inizio.
Chi sono i tuoi artisti preferiti?
Ultimamente mi sento attratto da persone come Samm, Hot Lap e Arodes. Ma nel tempo, artisti come Damien Lazarus e Dixon sono stati delle costanti, hanno superato la prova degli anni. E naturalmente il collettivo Keinemusik è esploso negli ultimi anni, spingendo la scena in nuove direzioni (hmmm). Ma anche le cose più vecchie colpiscono ancora… c’erano dei veri “bad-boy records” in quell’era.
E i tuoi club e festival preferiti?
La gente dice che Burning Man non è un festival… ma non esiste nulla al mondo che si possa paragonare. È completamente folle nel miglior modo possibile. Quanto ai club… qualsiasi luogo all’aperto, con un sound system come si deve e belle persone. Questo è tutto ciò di cui ho bisogno.

Come descriveresti la tua musica?
Deep, melodica, emotiva. Cerco di fare musica che significhi qualcosa… Costruisco le tracce a partire da esperienze reali, così da portare con sé un senso di intenzione per me.
Qual è il momento più bello della tua carriera musicale che ricordi?
Burning Man 2024, sul Maxa art car. Sono stato sulla playa molte volte, ma non avevo mai avuto un set del genere. Suonare su un art car incredibile, con centinaia di persone che ballavano la musica che ho creato, proprio nel luogo che ha ispirato gran parte del mio percorso… è stato davvero indimenticabile.
Cosa fai nel tempo libero?
Mi sono trasferito da poco a Ibiza con il mio cane, quindi il mio tempo libero è soprattutto all’aperto, esplorando l’isola, facendo escursioni o mountain bike. Mi piacciono anche lo yoga, la palestra e la corsa. Qualsiasi cosa mi tenga in movimento.
Trovo difficile non usarli ogni giorno: “scrollare” all’infinito il feed è più forte di me. Ma quando si tratta di auto-promozione, faccio fatica: non mi viene naturale parlare di me stesso, anche se so che fa parte del lavoro.
Quali sono i tuoi progetti in arrivo?
Tante nuove collaborazioni e remix in arrivo, oltre a una nuova radio e a una serie di mix con tutti gli artisti della mia etichetta, OVAVA Music. Ci sono cose molto interessanti in cantiere.
