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Kata, scomparsa a Firenze: sangue trovato nella stanza dell'Astor non è suo

polizia

Stando agli esami genetici eseguiti dal professor Ugo Ricci, il sangue ritrovato presso l'ex hotel Astor non è di Kata, la bimba scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno.

Resta ancora un mistero il caso di Kata, la bimba di 5 anni scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno. Non appartiene infatti alla piccola il sangue trovato nella stanza 104 dell’ex hotel Astor e su due trolley e il borsone sequestrati a tre dei cinque indagati. Parlando della stanza 104, essa era in uso ad altri due indagati, sempre in relazione alla scomparsa della bambina.

Kata, scomparsa a Firenze: tra gli indagati due zii

Tra gli indagati per la scomparsa della piccola Kata ci sono anche due zii. Come si legge da FanPage, l’ipotesi di reato nei loro confronti è quella di sequestro di persona a scopo di estorsione.

Kata, scomparsa a Firenze: le analisi di Ugo Ricci

Secondo quanto emerso dagli esami genetici del professor Ugo Ricci su incarico della procura di Firenze il sangue ritrovato nella stanza 104, sui due trolley e il borsone sequestrati non è di Kata. I due trolley e il borsone erano stati sequestrati lo scorso 17 giugno rispettivamente a due cugine peruviane e a un cittadino rumeno, al momento dello sgombero delll’Astor, che da mesi era occupato in maniera abusiva.

Kata, scomparsa a Firenze: le riprese delle telecamere

Due dei tre precitati soggetti erano stati ripresi dalle telecamere mentre uscivano dall’ex albergo con i loro bagagli poco tempo dopo la sparizione della bambina. Purtroppo, nessuna notizia reale sul destino di Kata al momento. Le indagini proseguono.