Sono stati necessari giorni di incontri, dibattiti, accesi scontri e polemiche ma alla fine Kevin McCarthy, deputato repubblicano, è stato finalmente eletto come speaker (cioè presidente) della Camera dei rappresentanti USA.
L’elezione è avvenuta nella notte fra venerdì e sabato, dopo un totale di ben 15 votazioni svoltesi nel corso della settimana, da martedì a venerdì, che però si erano concluse tutte con un buco nell’acqua.
I giornali locali, in particolare, hanno tenuto a sottolineare che la sua elezione è legata soprattutto alla volontà dell’ala più radicale del suo partito, quello Repubblicano.
Il politico è stato eletto col voto di 216 deputati appena, a fronte dei 435 totali della Camera. Grazie ad un piccolo trucco (una regola interna del 2018) McCarthy è riuscito a ottenere il suo ambizioso obiettivo grazie ad un quorum più basso di 218 voti per la maggioranza assoluta
McCarthy e la vicinanza con Trump
Non è certo un mistero che il neo-eletto speaker della Camera dei rappresentanti USA sia uno dei fedelissimi dell’ex presidente degli StatI Uniti Donald Trump.
Ed è proprio a quest’ultimo che McCarthy ha tenuto a inviare un messaggio di affetto a poche ore dall’elezione. Secondo quanto riportato nelle scorse ore dalla CNN, il neo eletto speaker della Camera dei rappresentanti USA ha commentato:
Trump è stato con me fin dall’inizio. Qualcuno ha espresso qualche dubbio, ma lui c’era e c’era completamente.Mi chiamava e chiamava gli altri. Era davvero impegnato per aiutarmi a ottenere quei voti finali.