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Knit-mania, spopola il lavoro a maglia: l'esempio di "Bettaknit"

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Roma, 23 ott. (askanews) - La knit-mania, la passione per il lavoro a maglia, è sempre più popolare in Italia. Un trend cui hanno contribuito anche le diverse fasi di lockdown. Bettaknit, brand italiano che ha rivoluzionato la "maglieria fai da te" con i suoi ricercati kit maglia e uncinetto, e ...

Roma, 23 ott. (askanews) – La knit-mania, la passione per il lavoro a maglia, è sempre più popolare in Italia. Un trend cui hanno contribuito anche le diverse fasi di lockdown. Bettaknit, brand italiano che ha rivoluzionato la “maglieria fai da te” con i suoi ricercati kit maglia e uncinetto, e i filati pregiati e “green” è un’azienda tutta al femminile, attenta all’ambiente e al riciclo.

Azienda di Prato, portata avanti da quattro sorelle con l’obiettivo di offrire filati di altissima qualità, in fibre naturali, quasi tutti Made in Italy e prodotti in modo ecosostenibile, unisce la passione per i filati e il lavoro a maglia con la passione della moda.

Barbara Fani, Ceo e Productor Manager: “Nasce l’idea di proporre dei kit che contengono tutto il materiale, filati e ferri ma soprattutto il modello per realizzare un determinato capo”.

Un’azienda che punta all’utilizzo di filati eco-sostenibili. “Noi abbiamo tutti filati naturali, non teniamo prodotti che contengono fibre acriliche o sintetiche, perché abbiamo un’attenzione particolare alla sostenibilità. Crediamo che già il knitting sia una attività sostenibile che si contrappone al fast fashion, è un modo di vivere molto lento e introsprettivo e il fatto di usare materiali naturali che non vanno a impattare sull’ambiente è un valore aggiunto”.

Molti filati sono frutto del recupero e riutilizzo di materiali di scarto, come filato ricavato da jeans usati o cashmere rigenerato da vecchi maglioni. “Sovrapproduzioni di maglioni o maglioni vecchi vengono divisi per colori, stracciati e poi riprodotti attraverso un filato nuovo, che non è tinto”.

Il lavoro a maglia come lo yoga, ha avuto un boom durante la pandemia. “Per noi il periodo della pandemia è stato di grandissimo lavoro. Siamo state una delle poche realtà che ha lavorato molto perché le persone si trovavano costrette in casa in un momento difficile, anche psicologicamente, e si sono riappropriate del loro tempo e ne hanno fatto tesoro. Lavorare a maglia è il nuovo yoga, rallenta ritmi, favorisce il benessere, ti porta in uno stato di rilassatezza assoluta”.