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La Cirinnà vuole i 24mila euro trovati nella cuccia del cane

Monica Cirinnà

Il figlio di Esterino Montino ed un operaio li avevano trovati un anno fa a Capalbio: la Cirinnà vuole i 24mila euro trovati nella cuccia del cane

Monica Cirinnà vuole i 24mila euro trovati nella cuccia del cane a Capalbio l’anno scorso da suo figlio e da un operaio, ma il Gip di Grosseto si è opposto all’istanza della senatrice Pd che ci vuole fare beneficenza. L’antefatto è noto: il 18 agosto scorso durante i lavori di demolizione di una cuccia erano comparse 48 banconote da 500 euro arrotolate e legate con degli elastici, nascoste tra le assi in legno. I carabinieri avevano sequestrato la somma e il 28 marzo scorso il sostituto procuratore di Grosseto Giampaolo Melchionna aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine per riciclaggio contro ignoti aperta dopo il ritrovamento di quel tesoretto.

La Cirinnà vuole i 24mila euro

La novità era arrivata il 4 maggio, con la senatrice del Pd che per mezzo dell’avvocato Giovanni Gori ha chiesto al gip di “disporre la restituzione”. Perché? Perché “ai sensi dell’articolo 932 del codice civile il ‘tesoro’, inteso come qualunque cosa mobile di pregio di cui nessuno può provare d’essere proprietario, appartiene al proprietario del fondo in cui si trova”. La Cirinnà aveva fatto una richiesta bis specificando di volerlo devolvere all’associazione antiviolenza “Olymbia De Gouges”.

Perché il Gip ha detto no alla Cirinnà

Il Gip di Grosseto però ha detto no, “la richiesta di restituzione non può essere accolta, poiché opera in questo caso la disciplina delle cose ritrovate”. E spiega: “esso spetta solo per metà al proprietario del fondo e per metà al ritrovatore: in questo caso, a Fabio Montino e all’operaio Fabio Rosati, per la quota di un quarto ciascuno” Toccherà ora al giudice civile mettere ordine nella faccenda, il tutto mentre per ora quelle banconote restano sequestrate.