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La difficile decisione di Etsy: previsto il licenziamento di oltre 200 dipendenti

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Etsy licenzierà 225 lavoratori, pari a circa l'11% dei dipendenti attivi presso l'azienda. Vendite aumentate, ma i ricavi rimangono stabili.

Il noto sito di e-commerce, Etsy, specializzato nella vendita di oggetti fatti a mano, vintage o usati, ha deciso di licenziare almeno 225 dipendenti, pari a circa l’11% dei suoi quasi 2.000 dipendenti totali. Licenziamenti, questi, che saranno attuati con lo scopo di diminuire i costi dell’azienda, grazie anche alla concorrenza rappresentata da realtà come Shein e Temu, che in questi ultimi anni sono cresciute molto grazie a una politica commerciale e promozionale alquanto aggressiva. Previsto il licenziamento anche di Ryan Scott, responsabile di marketing di Etsy.

Etsy: dipendenti licenziati in tre mesi

In seguito alle recenti decisioni di licenziamento, che si prevede saranno effettive entro i prossimi tre mesi, Etsy si troverà con un numero di dipendenti in linea con quello del 2022.

Etsy licenzia i dipendenti: stop agli sforzi di espansione

Questa mossa rappresenta un brusco stop agli sforzi di espansione messi in atto negli ultimi tempi. Nonostante l’incremento delle vendite su Etsy negli ultimi anni, tale crescita non ha si è tradotta in un aumento proporzionato dei ricavi per la piattaforma.

Etsy licenzia i dipendenti, il CEO: “Dobbiamo adeguarci alla realtà odierna”

Il CEO di Etsy, Josh Silverman, ha fatto sapere tramite una comunicazione ai dipendenti: “Anche se le dimensioni del marketplace Etsy sono ancora più del doppio rispetto a quelle del 2019, dobbiamo riconoscere e adeguarci alla realtà odierna. Operiamo in un ambiente macroeconomico e competitivo molto impegnativo e il GMS è rimasto sostanzialmente stabile dal 2021. Ciò significa che non stiamo aumentando le vendite ai nostri venditori, che è la cosa più importante che possiamo fare per loro”.