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La lettera di autoaccusa di Michele Misseri: "Sono io il vero colpevole"

Michele Misseri

Alla redazione di Telenorba arriva l'ennesima lettera di autoaccusa di Michele Misseri su Avetrana: "Sono io il vero colpevole"

Sull’omicidio di Avetrana arriva la lettera di autoaccusa di Michele Misseri: “Sono io il vero colpevole”. Il condannato che l’anno prossimo uscirà di carcere con 41 giorni di anticipo vuole lottare per moglie e figlia. Lo zio di Sarah Scazzi non ha fatto in tempo ad apprendere la notizia dello sconto di pena di 41 giorni ricevuto a seguito del decreto cosiddetto svuota-carceri che a Telenorba ha voluto inviare uno scritto su quel delitto.

Michele Misseri: “Sono io il vero colpevole”

Sarah aveva quindici anni quando venne uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010 e Michele era stato condannato per aver occultato la verità sul cadavere, mentre la figlia Sabrina Misseri e la moglie Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah, stanno scontando l’ergastolo per l’omicidio fattuale. E Misseri cosa ha scritto? “Sono io il vero colpevole. Quando esco da qui non mi fermerò perché devo lottare per mia figlia Sabrina e mia moglie Cosima, sono innocenti e ho paura che mia figlia la faccia finita per colpa mia”.

“Loro non le hanno torto un capello”

E ancora: “Non le hanno torto neanche un capello al povero angelo biondo. Non ha avuto giustizia vera e con gli innocenti non si fa giustizia. Ho perso il conto di quante lettere le ho scritto senza una risposta e sto male”. E in chiosa: “So cosa significa stare in carcere da innocente. Per me non lo è stato perché sono colpevole”. Misseri venne condannato anche e per la diffamazione nei confronti dell’ex consulente Roberta Bruzzone e del suo ex avvocato Daniele Galoppa.