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La mail "di Fontana" al governo che chiedeva di non istituire la zona rossa

Attilio Fontana

La mail "di Fontana" al governo che chiedeva di non istituire la zona rossa: lo scoop del "Domani" e i destinatari della comunicazione "urgente"

Da un articolo spunta la mail “di Attilio Fontana” al governo che chiedeva di non istituire la zona rossa. Secondo il Fatto il documento è al vaglio presso la Procura della Repubblica di Bergamo. Si tratterebbe di una “inviata alle 16.59 del 28 febbraio del 2020, dalla casella di posta del presidente della Regione Lombardia”.

Zona rossa, la mail “di Fontana” al governo

Ecco, in quella nota ufficiale si chiedeva di non istituire la zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro. Come spiega il Fatto la cosa sarebbe stata “al contrario di quanto successo, cinque giorni prima, nei Comuni di Codogno e a Vo’ Euganeo, messi in quarantena”. Lo scopo sarebbe stato di “mantenere le misure della settimana in corso”. Il senso logico è quello per cui il Pirellone abbia chiesto misure più blande quando il caso richiedeva le massime misure

A chi era indirizzata quella mail

Ma a chi era indirizzata quella mail? A Protezione civile, presidenza del Consiglio, ministero dell’Interno e ministero dello Sviluppo economico. L’oggetto della mail è “Urgente – proposte misure contenimento della diffusione del Coronavirus ordinanza integrazione medie e grandi strutture di vendita”. La mail è in fascicolo per l’inchiesta della Procura della Repubblica di Bergamo e il contenuto “è stato diffuso dal quotidiano Domani”. Il Fatto ricorda che in quei giorni convulsi e terribili gli esponenti del Comitato tecnico-scientifico spiegavano che “la curva dei contagi variava non di giorno in giorno, ma di ora in ora“.