> > La Russia riarma Lukashenko con le sue bombe atomiche tattiche

La Russia riarma Lukashenko con le sue bombe atomiche tattiche

Vladimir Putin

Torna la proliferazione e il pericolo per la Nato dopo che la Russia ha riarmato la Bielorussia di Lukashenko con le atomiche tattiche

Era già successo otto mesi fa con i bombardieri strategici di Mosca in Bielorussia ma oggi il passo è ufficiale: la Russia riarma Alexandr Lukashenko con le sue armi atomiche tattiche. Gli ordigni nucleari sono tornati in pianta stabile una nazione che ne era stata “ripulita” nel 1991. E da quanto si apprende Vladimir Putin e l’uomo forte di Minsk Lukanshenko hanno annunciato l’inizio del trasferimento di bombe nucleari tattiche in Bielorussia.

La Russia riarma Lukashenko con le bombe atomiche

Era dal 1991 che non si assisteva alla proliferazione di ordigni atomici in Europa. Con il nuovo schieramento allargato fino ai confini con la Nato e con la Ue il pericolo è incombente. Dal canto suo il presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko ha dichiarato che sono “già iniziati i preparativi per il trasferimento di armi nucleari russe in un deposito in territorio bielorusso”. Lo si era “deciso” ieri, 25 maggio, quando a Minsk i ministri della difesa dei due Paesi hanno firmato un accordo per lo stoccaggio di armi nucleari.

Il presidente di Minsk: “Ce ne prenderemo cura”

Citato dalla Tass, Lukashenko ha spiegato che Putin “mi ha informato che oggi ha firmato un decreto sulle nostre azioni per custodire armi nucleari in Bielorussia”. E ancora: “Ha parlato di un particolare documento. È stata presa una decisione per implementare quanto detto verbalmente. Serviva di preparare i siti. Lo abbiamo fatto ed è per questo che lo sforzo di trasferire le munizioni nucleari è cominciato. Non preoccupatevi. Sapete che siamo persone puntuali e frugali, non stressatevi. Ce ne prenderemo cura“.