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La Russia testa il nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat

Un Sarmat nel silo-rampa di lancio

La Nato lo conosce come SS X-30 Satan 2 ma per Mosca è il Sarmat RS-28: la Russia testa a Plesetsk un nuovo missile balistico intercontinentale

La Russia testa un nuovo missile balistico intercontinentale e porta a compimento nei giorni cruciali della guerra all’Ucraina e del muro contro muro con Nato ed Occidente il programma Sarmat RS-28. Si tratta di un programma talmente avanzato ed avveniristico che le parole di Vladimir Putin dopo il lancio sono state tutte un programma: “Chi ci sta minacciando rifletta bene”. La nota della Tass ha spiegato che Mosca ha concluso oggi la fase uno dei test avviati nel 2021 sul nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat.

La Russia testa il nuovo missile Sarmat

Si tratta di un vettore Icbm a due stadi capace, secondo il ministero della Difesa, di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura”. Non è un caso infatti che il presidente Vladimir Putin abbia affermato che il nuovo missile darà “garanzie di sicurezza alla Russia contro le attuali minacce, perché farà riflettere coloro che stanno minacciando la Russia”. La nota del ministero ripresa dall’agenzia spiega che il Sarmat RS-28, come da programma oggettivamente già avviato, è stato lanciato dal cosmodromo di Plesetsk, nella regione di Arkhangelsk.

La morte che vola sul Polo Sud

Ma perché il Sarmat fa paura? Perché come lui attualmente al mondo non ve ne sarebbero di eguali,a contare che il nuovissimo Minuteman II Usa è ancora in fase di test basico: ha un raggio d’azione di circa 18.000 km e può colpire dunque ogni parte del pianeta, dagli Usa all’Europa. Ma c’è di più: il Sarmat centra il target eludendo le difese ABM degli Sati Uniti attualmente in servizio. Come fa? Utilizza una traiettoria al di sopra del polo sud terrestre, cioè sull’unica zona del pianeta non coperta da alcun apparato radar di early warning o sistema missilistico difensivo. Il Sarmat, che per la Nato è il SS X-30 Satan 2, ha una fase di ascesa rapidissima e a quota suborbitale può rilasciare fino a 15 testate atomiche.

Pentagono: “Lancio missile russo Sarmat non è una minaccia ma test di routine”

Sul lancio del missile balistico intercontinentale russo Sarmat, sono intervenuti anche gli Stati Uniti d’America. Il Pentagono, infatti, ha dichiarato che il lancio del missile russo Sarmat non rappresenta “nessuna minaccia” in quanto si tratta di un “test di routine”.

Il Pentagono, inoltre, ha precisato che il “Cremlino ha informato adeguatamente” la Casa Bianca prima di mettere in atto il test che si è svolto nel pieno rispetto degli obblighi previsti dai trattati nucleari.

La comunicazione è stata diffusa dal portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, John Kirby.