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L'Aquila, uccisa l'orsa Amarena: individuato l'uomo che ha esploso il colpo di fucile

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I carabinieri hanno fermato l'uomo sospettato di aver ucciso l'orsa Amarena a L'Aquila: "Ho sparato per paura"

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha comunicato che nella notte tra mercoledì e giovedì l’orsa Amarena è stata uccisa a San Benedetto dei Marsi, nelle vicinanze di L’Aquila. L’animale è stata colpita da diversi colpi di arma da fuoco da un uomo che ora è stato fermato dalle autorità.

L’Aquila, l’orsa Amarena uccisa da un colpo di fucile: il messaggio del parco

“I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi” – racconta il parco in un lungo post in cui viene annunciata la drammatica morte dell’orsaÈ un fatto gravissimo che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo.”

Il lavoro dei carabinieri: fermato il sospettato

Nel frattempo, i Guardiaparco sono riusciti ad individuare l’uomo che probabilmente ha esploso i colpi di fucile contro Amarena. I carabinieri, poi, lo hanno fermato: “Ho sparato per paura ma non volevo uccidere” – si difende lui – “L’ho trovata dentro la mia proprietà. È stato un atto impulsivo, istintivo.”