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Chi è e cosa fa il Game Designer: opportunità di lavoro e software da utilizzare

Chi è e cosa fa il Game Design

Ecco chi è e qual è il ruolo del game designer, perché è un lavoro interessante, come viene svolto e cosa comporta questa mansione

Marco Caturano e Antonio Renzulli, docenti con esperienza consolidata nel campo del game design e in generale del 3D, si raccontano e, soprattutto, raccontano le opportunità lavorative di questi settori. Per Marco il Game Design non è solo la passione, ma la vocazione della sua vita, a cui sta dedicando la sua carriera come docente, così come per Antonio che ha iniziato la sua carriera come grafico 2D e non ma hai smesso di formarsi fino ad oggi per sviluppare sempre più competenze e poterle trasmettere agli altri. Il Game Design ha avuto un’impennata, almeno in Italia, negli ultimi 20 anni, quando ci è resi conto quanto siano richieste nel mercato del lavoro figure in grado di creare personaggi e scene virtuali per i videogiochi. Ad oggi nel nostro Paese ci sono tante piccole realtà competitive nel settore, in continua crescita ed espansione, ma non solo le aziende specializzate offrono opportunità occupazionali a questi professionisti. I game designer, infatti, possono ambire a collaborazioni internazionali o lavorare in proprio, vendendo direttamente i frutti del proprio lavoro su alcune piattaforme dedicate. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui Marco Caturano e Antonio Renzulli consigliano l’ambito del game design, non trascurando il fattore della passione che resta il vero motore di ogni successo o quantomeno il punto di partenza per scegliere di migliorarsi ogni giorno!

Chi sono Antonio Renzulli e Marco Caturano?

A: Salve, mi chiamo Antonio. Mi occupo principalmente di grafica 3D ma nutro altre passioni legate alla grafica e all’arte in generale come la fotografia, l’illuminotecnica ed il videomaking.

M: Sono Marco Caturano, ho 32 anni e da quando ero un ragazzino mi dedico alla computer grafica con tanta passione. Oggi mi occupo di corsi riguardanti il game design e in generale di tutto quello che riguarda il 3d.

Quello del Game Design è un settore in forte crescita e sempre più figure professionali sono richieste in questo campo. Il mio obiettivo è formare quanti vogliano avvicinarsi a questo tipo di lavoro affinché possano entrare con professionalità nel settore.

In che anno hai cominciato e perché?

A: Ho cominciato nel ‘95 dopo qualche anno come grafico 2D dove adoperavo software come Aldus PhotoStyler e Freehand, ma da subito il 2D mi è andava stretto e ho cercato una nuova forma di espressione grafica, trovandola, appunto, nel 3D. Ho vissuto l’evoluzione grafica del 3D anno dopo anno fino ad oggi in cui è possibile fare di tutto; infatti, la grafica 3D oggi è parte essenziale di quasi ogni campo lavorativo ed artistico. Dal 2007 mi occupo quasi esclusivamente di videogame.

M: Ho iniziato a livello amatoriale alla tenera età di 12 anni, con un software gratuito che non esiste più chiamato Gmax, un prodotto semplificato estrapolato da un software professionale, 3d Studio Max, uno dei più utilizzati nel campo 3d. La passione nacque per caso sfogliando una rivista per videogames (Giochi per il mio Computer) che ad un certo punto presentava un tutorial per utilizzare il suddetto programma per realizzare un’astronave per videogiochi. Da allora buona parte del mio tempo libero l’ho sempre dedicata allo studio della computer grafica e mi sono sempre impegnato a migliorare le mie skills nel settore. Inoltre, da diverso tempo mi dedico a corsi di formazione per la MAC Formazione, una realtà che avrei voluto conoscere da ragazzo per specializzarmi in questo settore già allora e che, grazie ad un parco docenti preparati e professionali, forma ogni giorno centinaia di professionisti in diversi settori.

Cosa è veramente il Game Design?

A: Il game designer è la figura responsabile della giocabilità e non necessariamente è un programmatore. É colui che tiene continuamente sotto controllo sia la complessità della scena e dei personaggi (in modo che il gioco resti il più fluido possibile sull’hardware che gli è stato indicato) sia i tempi di produzione. Siccome tutto può cambiare durante lo sviluppo di un titolo (dalla complessità grafica al doversi attenere ai tempi del produttore), diventa chiara l’importanza che ricopre la figura del game designer.

M: Il game design è l’arte di creare ambienti credibili e dinamiche di gioco complesse ma semplici da utilizzare, è, insomma, la capacità di realizzare videogiochi. Un game designer, quindi, deve conoscere i software e le tecniche necessarie perché ciò possa realizzarsi. In MAC Formazione insegniamo a realizzare tutti gli elementi di gioco e a farli interagire tra loro nel game engine, l’ambiente dove creiamo il videogame e le sue dinamiche.

Quali software utilizzi per fare Game Design e perché?

A: I software che riguardano il gaming si sono evoluti parecchio negli ultimi anni, basti pensare che nei primi anni 2000 erano necessarie una ventina di persone (a volte anche meno) per creare titoli che poi sono rimasti nella storia del videogioco mentre oggi ci sono aziende che impiegano finanche 500 persone per la creazione di un titolo. Sono cresciuti non solo i budget di produzione ma anche i ricavi, ci sono titoli che guadagnano molto più di un film portando quindi attori anche famosi a prestare la loro immagine in qualche videogame, a volte interpretando un personaggio o addirittura se stessi.

Fare una lista completa di tutti i software che vengono impiegati nel settore è impossibile anche perché molte aziende importanti hanno i propri software dedicati soprattutto quando si parla del motore di gioco. Personalmente ho fatto una scelta basandomi sulle richieste delle aziende leader, dove i requisiti sia per quanto riguarda la professionalità che l’esperienza sono molteplici.

Per quanto riguarda il 3D (modellazione, animazione, rigging, texturing ecc) ho scelto Blender che personalmente utilizzo dal 2004. Si tratta di un software opensource che ultimamente sta spopolando nell’ambiente 3D sia perché gratuito ma anche e soprattutto perché completo e professionale. È stata da poco rilasciata la versione 3 portando una vera e propria rivoluzione nel settore; sono tantissime le aziende ed i marchi, ma anche le multinazionali famose, che stanno investendo nello sviluppo di questo software, e molte di queste legate al mondo del gaming (Epic Games, Unity, AMD, Nvidia, Intel).

Per il texturing avanzato ed il painting la mia scelta è caduta sull’ormai noto Substance 3D Painter che può essere usato in combinazione con Blender ottenendo risultati senza precedenti. Credo che sia la migliore combinazione possibile per ottenere risultati professionali, inoltre i materiali creati con Substance Painter possono essere usati anche su altri software che uso come Marvelous Designer software leader per la simulazione dei tessuti con il quale è possibile creare indumenti realistici per i personaggi.

M: Non voglio dilungarmi visto che Antonio è stato molto esaustivo nella risposta vi dico solo che la scelta dei software è importante per ridurre i tempi di realizzazione e migliorare allo stesso tempo la resa dei modelli e delle textures. Per questo motivo abbiamo scelto con molta attenzione i due pilastri del settore: Blender, un software professionale e allo stesso tempo gratuito ed open source capace di realizzare meraviglie, intuitivo e pratico; Unreal Engine 4 che oggi è uno dei motori di gioco più diffusi e alla portata di tutti. Usiamo anche diversi software di supporto come Substance Painter e tanti altri, tutti minuziosamente spiegati durante le video lezioni, per poterli utilizzare come un utente senior.

Quali sbocchi lavorativi ha un Game Design e dove?

A: Gli sbocchi sono molteplici: un bravo game designer ha a disposizione un know-how che gli consente di lavorare a 360 gradi in ogni settore del 3D e non solo. Il game designer si occupa di modellazione, texturing, animazione, rigging, cloth simulation, sculpting ecc. Ha un’esperienza approfondita in ogni settore nonché una visione completa di tutto il processo produttivo. Ha quindi molte possibilità d’impiego non solo nel settore dei videogames.

M: Il game designer, se ben preparato, ha una carriera rosea davanti e la libertà di scegliere come lavorare. Oggi molte aziende del settore iniziano anche a considerare lo smart working come soluzione ottimale per queste figure. I team possono riunirsi in meeting virtuali e possono dettare le linee guida del workflow da seguire e i vari professionisti possono gestire il proprio tempo ottimizzandolo al meglio e ottenendo un risultato migliore. Questo apre porte, soprattutto agli italiani che prima non scommettevano su questo settore, dato che i BIG del campo sono tutti situati all’estero, anche se oggi, finalmente, possiamo vantare diverse piccole realtà emergenti anche in Italia! Inoltre, c’è la possibilità di lavorare come Freelancer su commissione o ancora realizzando oggetti da vendere sui tanti marketplace disponibili online, tra cui l’Epic Store, dove poter vendere le proprie realizzazioni per l’Unreal Engine 4.

Quali consigli daresti a un giovane che si vuole affacciare a questo mondo?

A: La passione deve essere il motore di tutto. Solo chi è mosso da una forte passione verso questo mondo riesce ad ottenere ottimi risultati e a diventare un professionista apprezzato. In realtà dovrebbe essere così in ogni campo, ma nella grafica 3D diventa un vero e proprio “must”. Il game designer più di ogni altra categoria deve sviluppare una pazienza, una creatività ed un’inventiva fuori dal comune per poter creare gli asset ed i personaggi che saranno poi utilizzati da milioni di giocatori nel mondo e solo la passione riesce a tenere insieme tutto quanto. C’è poi il lato tecnico: cioè imparare i software e le procedure. Quest’ultimo tassello può essere compensato solo grazie ad un corso professionale e specializzato come quello offerto da MAC Formazione. Ad oggi risulterebbe quasi impossibile per il principiante che vuole formarsi da autodidatta, o almeno richiederebbe tempi davvero molto dilatati paragonando i risultati che si ottengono invece frequentando un corso specializzato. Non è affatto semplice produrre modelli e personaggi con gli altissimi standard che le aziende richiedono attualmente, un corso è sicuramente il modo migliore per acquisire queste competenze nel tempo più breve possibile.

M: Consiglio vivamente di iscriversi ad un corso non troppo lungo e altamente professionale come quello che offre MAC Formazione e di cui io ho la docenza, perché fare da autodidatta è sempre una strada lunga e tortuosa e spesso piena di insidie che portano a frustrazione e a rinunciare a quello che potrebbe essere il vostro grande futuro nel settore, rinunciando ad una delle più belle carriere che si possa desiderare. Inoltre, la MAC Formazione rilascia un attestato ISO valido in tutta Europa che arricchisce il vostro curriculum e vi aprirà diverse porte nel settore. Poi il consiglio più grande che posso darvi è “fare,fare,fare!”. Non fermatevi alle prime difficoltà, ognuno di noi ha commesso degli errori e sbagliando si imparano tante cose, basta sapersi fermare e, una volta capito l’errore, riprovare, non c’è altro modo per diventare professionisti, nessuno nasce già preparato e nessuno saprà come fare meglio di voi stessi. Perciò credete in voi e non fermatevi!

Il corso di Game Design è il giusto punto di partenza?

A: È un percorso che porta ad una conoscenza approfondita di molte procedure e potrebbe essere un ottimo punto di partenza per qualsiasi settore della grafica 3D. Io lo considero un ottimo trampolino di lancio per chi parte dal 3D come hobby o dai videogame come passione e desidera, tramite un corso professionale, introdursi nel mondo del lavoro.

M: Assolutamente sì, perché nel nostro corso impariamo partendo da 0 e spesso anche chi non aveva nessuna conoscenza nel settore ha subito iniziato a vedere praticamente i frutti di quello che ha imparato. Il corso di MAC Formazione è impostato in modo che gli allievi non cadano nei soliti banali errori e riescano a fare più step velocemente per diventare dei professionisti in breve tempo.

Le competenze acquisite si possono usare anche in altri settori?

A: Il game designer grazie alle competenze acquisite potrebbe essere tranquillamente impiegato in qualsiasi settore: dalla modellazione, all’animazione, dalla progettazione di ambienti ad una moltitudine di altri settori anche non direttamente legati alla grafica 3D. Sono tanti, infatti, i settori dove la grafica 3D viene impiegata a livello professionale ma anche tanti settori emergenti che ne fanno uso per rendere il proprio servizio davvero professionale.

M: Certo, il bello del mondo 3d, un po’come quello della programmazione, è che di base parliamo tutti la stessa lingua e quello che impariamo nel corso Game Designer è valido praticamente in tutti gli altri settori, così come i concetti base e le tecniche che vediamo sono replicabili in tutti i software dedicati al mondo 3d, quindi sono tutte nozioni trasferibili e se capita di dover lavorare con altri software, in poco tempo, possiamo prendere padronanza anche di quelli.