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Le bollette del gas diventano mensili dal 1 ottobre: la decisione contro il caro energia

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La misura entrerà in vigore da inizio ottobre, nonostante le proteste del Codacons e di Assoutenti: "Inutile e inefficace".

Non più bimestrali, ma mensili: così cambieranno le bollette del gas dall’inizio di ottobre, secondo quanto annunciato da Arera, l’Autorità per l’energia, che ha accolto così la richiesta avanzata dall’Unione nazionale consumatori sui nuovi metodi di determinazione delle tariffe sul mercato. Una misura che interesserà una platea di 7,3 milioni di clienti domestici, più di un terzo dei consumatori totali.

Perché le bollette del gas diventano mensili

Arera spiega in una nota di aver tenuto in considerazione l’esigenza di introdurre “una periodicità di fatturazione mensile per il servizio di tutela, almeno per i clienti finali con soglie di consumo più elevate come nel caso dei clienti che usano il gas per il riscaldamento e almeno per il semestre invernale da ottobre a marzo”. Si considera, inoltre, l’esigenza di “prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela, così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi”.

Insomma, una decisione che, secondo Arera, va incontro ai consumatori, permettendo loro di pagare cifre inferiori e di conoscere con più frequenza quanto effettivamente spendono di gas, ma anche ai distributori di energia che potranno così garantirsi entrate più frequenti e stabili.

Il nuovo prezzo della luce su base mensile sarà reso noto da Arera “solo ex post, entro il secondo giorno lavorativo del mese di novembre“, spiega Marco Vignola, responsabile del settore energia.

Le proteste del Codacons e di Assoutenti

Una misura non approvata dal Codacons, però, secondo cui “l’invio mensile delle bollette del gas produrrà un aggravio di costi a carico dei consumatori, così come l’aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe che rappresenta una scelta dannosa per gli utenti”.

Il passaggio da fatturazione trimestrale a mensile delle bollette produrrà inoltre, continua il Codacons, “un aggravio dei costi a carico delle società fornitrici, costi che saranno scaricati sui consumatori finali” che risentiranno “maggiormente della volatilità delle quotazioni energetiche, subendo magari forti aumenti del gas quando aumenteranno i consumi e ottenendo riduzioni delle tariffe quando fanno meno uso di gas”.

Contraria anche Assoutenti, che ritiene la decisione di Arera “una misura del tutto inutile e inefficace che non apporterà alcun concreto beneficio alle famiglie italiane. Arera e il Governo farebbero bene a spiegare ai cittadini come mai, nonostante la pressione dei partiti politici, ancora non sia stato fatto nulla in Italia per disallineare i prezzi del gas da quelli dell’energia, attenuando così gli aumenti e la spesa delle famiglie” commenta il presidente Furio Truzzi.