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Monina bannato da Facebook dopo critiche a Sfera Ebbasta: "È assurdo"

michele monina

Il noto critico musicale Michele Monina è stato bannato da Facebook per tre giorni dopo aver criticato in un articolo Sfera Ebbasta.

Il noto giornalista, scrittore e critico musicale Michele Monina ha condiviso sui social un link contenente un articolo scritto di suo pugno nel quale veniva aspramente criticato il famoso ‘trapperSfera Ebbasta. A fare notizia, però, non sono le parole e le critiche nei confronti del cantante milanese, ma la decisione di Facebook di bloccare temporaneamente tutti i suoi account personali.

Le cause che hanno portato alla chiusura delle sue pagine sono probabilmente da ricercare nelle ingenti segnalazioni nei confronti del contenuto del link che Monina ha condiviso. In un’intervista esclusiva per Notizie.it, Michele Monina ci racconta il suo punto di vista riguardo questa controversa faccenda.

L’intervista

Come commenta il blocco dei suoi profili Facebook ed Instagram?

Non è la prima volta che capita, anche in passato ho avuto qualche disguido con Facebook. La mia preoccupazione è dovuta dal fatto che, non essendo la prima volta, le mie pagine potrebbero essere cancellate per sempre ed io lavoro tramite i social come Facebook. È preoccupante che mi sia capitato due volte nel giro di due settimane. Io arrivo da un Sanremo impegnativo e dopo aver scatenato l’inchiesta sui conflitti di interesse mi aspettavo una reazione da parte di qualcuno: quando fai qualcosa di scomodo, è normale avere delle ripercussioni. La prima è dovuta ad una foto condivisa molto tempo fa nel quale era presente un nudo. Usando molto e spesso i social non deve essere stato facile andare a pescare una foto ‘compromettente’ con la quale cercare di danneggiarmi. Il secondo blocco, invece, mi inquieta molto di più: infatti, mi hanno bloccato entrambi i miei profili, anche quello che non uso quasi mai.

Cosa differenzia questo episodio dagli altri?

In passato mi è stato cancellato un link che ho condiviso poiché conteneva la copertina del mio libro “Venere senza pelliccia” sulla quale era presente una donna con il seno scoperto. Invece, mi è capitato di essere bannato in seguito ad alcune segnalazioni di massa dovute ad alcune mie critiche nei confronti di alcuni cantanti. Mi è capitato, per esempio, con Emma Marrone, il cui fan club si mise d’accordo per segnalarmi in blocco così da causarmi la chiusura temporanea del profilo. Poi uno dei membri del fan club mi ha girato degli screenshot in cui mostravano la volontà di attaccarmi in massa e mi sono state fatte delle scuse. Un’altra volta mi è capitato con i fan di Rocco Hunt su Instagram. Quest’ultimo blocco, però, è molto pesante: due blocchi nel giro di una settimana potrebbero portare alla cancellazione delle mie pagine.

Come intende procedere?

Purtroppo non c’è modo di procedere, con Facebook non si può interagire personalmente. Se esistesse il signor Facebook ci farei molto volentieri una chiacchierata. Non mi è mai capitato di essere bannato per il contenuto di un articolo e non ne capisco il motivo. Anche perché io ho condiviso un articolo pubblicato da “linkiesta.it”, e non è stata segnalata la redazione che ha pubblicato l’articolo, ma io in persona. Questa cosa non mi è per niente chiara. È davvero strano: è come se venisse querelato il giornalista e non il giornale che ha pubblicato l’articolo in questione. Tra l’altro, su Instagram continuo a ricevere insulti ad ondate sotto alcune mie foto che nulla hanno a che fare con il mio lavoro. Se mi chiudessero Facebook subirei un grosso guaio, io ho più di 30mila followers e ripeto, ci lavoro.