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Vasto, Jova Beach Party annullato: "Le dinamiche sono state assurde"

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Furioso Jovanotti dopo la notizia dell'annullamento: "Hanno vinto coloro che sono alla ricerca di facile visibilità"

Il concerto di Jovanotti sulle spiagge del comune abruzzese di Vasto non si farà. A comunicare l’ufficialità della decisione è stato Maurizio Salvadori, l’amministratore delegato del gruppo Trident nonché storico organizzatore dei concerti del cantante romano. Non si tratta del primo stop per Jovanotti: infatti, anche la tappa ligure di Albenga è stata cancellata a causa dell’erosione della costa.

La decisione di annullare il Jova Beach Party è stata presa dalla Prefettura di Chieti: secondo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza troppi erano i dubbi e le criticità sui sistemi di sicurezza e sulla chiusura della strada Statale 16.

La reazione di Jovanotti

“Il Jova Beach Party a Vasto non ci sarà. La ragione è intessuta nelle dinamiche assurde che hanno trasformato un’occasione di festa, gioia ed opportunità di sviluppo di un territorio in scontro di forze locali in bagarre. Chi alla fine ha ‘vinto’ ottenendo la cancellazione combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre. A Vasto ha vinto il fronte del ‘no’, quello di cui l’Italia è pervasa”, ha scritto il cantante, deluso dopo aver appreso il rifiuto.

Jovanotti ha poi sottolineato l’assenza di ragioni oggettive che hanno portato alla cancellazione del concerto: “JBP è un luogo sicuro, la sicurezza è sempre stata al primo posto, ma a Vasto non hanno voluto verificare. A Vasto la commissione ha detto no, a prescindere. In Italia a volte le cose vanno così, lo sapete, ma io non mi rassegno, molti di noi non ci rassegniamo. Le centinaia di documenti prodotti non sono stati esaminati e nessun riscontro è stato dato alle migliaia di testimonianze relative alle 9 tappe già fatte. Non sono mai state interpellate le prefetture che si sono complimentate con noi per il lavoro svolto fino ad ora. La firma finale spetta alla Prefettura di Chieti e senza autorizzazione noi non possiamo muoverci. Mi dispiace moltissimo per i vastesi che amano la loro terra, per gli oltre 30mila che avevano già acquistato il biglietto, per la squadra di oltre mille persone che si fermeranno e per tutti gli albergatori, ristoratori e commercianti della zona che vanno a perdere lavoro e purtroppo non per una ragione di forza maggiore ma per basse ragioni di polemica politica locale”.