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Eleonora Brigliadori, esclusa da Pechino Express per l'attacco social a Nadia Toffa

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Eleonora Brigliadori sostiene il metodo Hamer. Il suo attacco a Nadia Toffa, però, le ha causato l'esclusione dal cast di Pechino Express.

Nadia Toffa ha combattuto per due anni e mezzo contro un tumore al cervello che le ha causato la morte martedì 13 agosto. Eleonora Brigliadori, ex annunciatrice, ha attaccato pesantemente un servizio dell’inviata di Le Iene. In quest’ultimo, infatti Nadia Toffa spiegava i metodi che Eleonora Brigliadori riteneva efficaci per allontanare la malattia (metodo Hamer). L’attacco della Brigliadori, però, le era costato l’esclusione dal programma Pechino Express, al quale doveva partecipare insieme al figlio Gabriele Gilbo. Eleonora Brigliadori scriveva su Facebook (in un post poi rimosso contro Nadia Toffa): “Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Il destino mostra le false teorie nella vita e dove la salute scompare la falsità avanza”.

Il comunicato della Rai

In un comunicato ufficiale, risalente a giugno del 2018, la Rai spiegava: “A seguito delle dichiarazioni recentemente rese sul web dalla signora Eleonora Brigliadori, Rai 2 ha deciso di non far partecipare la stessa al programma Pechino Express – Avventura in Africa. Le suddette dichiarazioni sono, infatti, in evidente contrasto con la missione e i valori di servizio pubblico della Rai, con il codice etico aziendale e con la linea editoriale della Rete. Pertanto la coppia Madre e Figlio (Eleonora Brigliadori, in arte Aaron Noel e Gabriele Gilbo), non farà parte del cast”. Infatti, Eleonora Brigliadori aveva dichiarato la sua opposizione alle chemioterapie, radioterapie e vaccini. Secondo lei, infatti, il metodo vincente è quello di “Hamer”, ovvero l’autoguarigione.

La replica di Eleonora Brigliadori

La replica della Brigliadori arrivò a poche ore di distanza: “Nonostante le violente polemiche che si sono scatenate sul Web, da qualche giorno a questa parte, e che sono totalmente inappropriate ed infondate comunico che mi presenterò regolarmente e contrattualmente, insieme a mio figlio Gabriele, nel luogo prefissato e comunicatoci, già da tempo, quale punto di raduno per la partenza del programma televisivo Pechino Express. Nel corso del programma stesso avrò modo di chiarire che non ho inteso offendere nessuno ma esprimere il mio parere, ben conosciuto, per altro, su di una materia così delicata”.