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Lorenzo Bonicelli parla per la prima volta dopo l’incidente: le parole che commuovono

Lorenzo Bonicelli

Lorenzo Bonicelli rompe il silenzio: il racconto del suo incidente alle Universiadi di Essen in un’intervista a Repubblica.

Dopo settimane di silenzio e preoccupazione, Lorenzo Bonicelli rompe il silenzio. L’atleta, recentemente coinvolto in un incidente che ha richiesto il ricovero, condivide la sua esperienza tra dolore, paura e speranza. In una confessione sincera e toccante, racconta cosa ha provato nei momenti più difficili, rivelando lati inediti della sua vita privata e il percorso di recupero che lo ha portato a guardare al futuro con nuova forza.

Il risveglio dopo l’incidente per Lorenzo Bonicelli: tra paura e primi progressi

Lorenzo Bonicelli, giovane ginnasta di Lecco, è rimasto coinvolto in un grave incidente durante le Universiadi di Essen, in Germania, il 23 luglio. La caduta durante l’esercizio agli anelli lo ha costretto a un intervento d’urgenza e al coma farmacologico, a seguito del quale si sono scoperti danni neurologici. Risvegliatosi, ha manifestato subito progressi significativi, come la capacità di parlare, e il 7 agosto è stato trasferito in aeroambulanza all’ospedale Niguarda di Milano per avviare la riabilitazione.

In un’intervista a Repubblica, ha raccontato di aver conservato una lucidità completa durante le prime ore:

Sono sempre stato cosciente. E super lucido. Ricordo ogni momento, dalla caduta all’arrivo in sala operatoria. Dall’inizio alla fine“.

Nei primi giorni dopo l’operazione, le immagini dell’incidente tornavano spesso alla mente, facendolo vivere momenti di crisi profonda, ma Bonicelli ha imparato a concedersi queste emozioni e a iniziare un percorso di elaborazione:

“L’unica risposta che ho è che questa situazione io devo prenderla di petto“.

Lorenzo Bonicelli rompe il silenzio dopo l’incidente e il ricovero: la toccante confessione

Oggi le giornate di Bonicelli sono scandite da sessioni di fisioterapia, esercizi in palestra e trattamenti in camera iperbarica, mirati al recupero delle funzioni motorie e alla prevenzione delle piaghe da decubito. Il giovane atleta affronta ogni giorno senza porsi obiettivi a lungo termine, concentrandosi sui piccoli progressi quotidiani:

Ogni punto che conquisto è un millimetro su una corsa di cento chilometri“.

Fondamentale per lui è anche il supporto psicologico, che accompagna le sedute riabilitative. Lorenzo trova motivazione negli affetti più cari: ogni sera prima di addormentarsi chiude gli occhi e ripensa alla presenza dei genitori, delle sorelle e della fidanzata Lisa, consapevole che il tempo che dedicano a lui è prezioso.

“Io posso ricambiarli in un modo solo: impegnandomi a far vedere loro che sto bene, a convincerli che sono forte. Se oggi mi guardo allo specchio, mi dico che sono fortunato“.