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Lumache 'killer': cosa sono e perché sono pericolose per i cani

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Casi in aumento di lumache killer in Australia: ecco cosa sono e perché rappresentano un rischio per i cani.

In Australia è emersa una nuova minaccia per la salute degli animali domestici: le cosiddette “lumache killer”. La rapida crescita dei casi ha allarmato veterinari e autorità sanitarie, che invitano a prestare maggiore attenzione e a adottare misure di prevenzione per proteggere i nostri amici a quattro zampe. Ecco cosa sono e cosa bisogna sapere.

Lumache ‘killer’ pericolose per i cani: cosa sono e che infezioni provocano

In Australia si è registrata una rapida diffusione della cosiddetta “lumaca killer”, portatrice del verme polmonare del ratto (Angiostrongylus cantonensis), come evidenziato da una recente ricerca dell’Università di Sydney. I ricercatori hanno analizzato 180 campioni da cani sospettati di infezione tra il 2020 e il 2024, confermando 93 casi principalmente nelle aree di Sydney e Brisbane, con un aumento graduale e un picco nel 2022 correlato a forti precipitazioni che favoriscono la diffusione delle lumache.

Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha spiegato che le lumache giganti, originarie dell’Africa, possono trasmettere questo parassita, pericoloso anche per l’uomo, poiché può causare gravi meningiti. Le forti piogge recenti hanno favorito la proliferazione delle lumache soprattutto tra Sydney e Brisbane.

Il verme polmonare del ratto, originario del sud-est asiatico, si è diffuso in molte regioni del mondo, inclusi Nord America, Europa e Australia. I ratti selvatici sono gli ospiti naturali, mentre lumache e limacce fungono da ospiti intermedi. I ratti infetti rilasciano larve con le feci, che vengono ingerite da lumache e limacce. Cani e persone si contagiano mangiando lumache infette o verdure contaminate da melma parassitaria.

Lumache ‘killer’ pericolose: sintomi e precauzioni da adottare

Bassetti ha sottolineato che l’angiostrongiliasi è una malattia emergente a livello globale, favorita dalla diffusione geografica dovuta alla globalizzazione, e ha invitato a collaborare a livello internazionale per monitorare la situazione. Negli esseri umani, si manifesta come una meningite eosinofila con sintomi quali mal di testa, rigidità del collo, febbre e nausea, e in rari casi può provocare danni cerebrali gravi o essere fatale. Nei cani, i sintomi includono paralisi di arti e coda, incontinenza e dolore anomalo, con un periodo di incubazione di una-due settimane.

Le autorità sanitarie consigliano di adottare alcune precauzioni per ridurre il rischio di infezione. È importante lavare con cura frutta e verdura prima di consumarle, evitare che i cani ingeriscano lumache, limacce o erba umida, soprattutto nei parchi dopo la pioggia, e limitare il contatto diretto con lumache o rane, in particolare nelle aree rurali o tropicali.