Marco Di Nardo Ennesimo caso di maltrattamento sui bambini da parte di una maestra in Italia. Questa volta però, il caso non si è registrato al Sud bensì a Torino. Ebbene sì, una maestra d’asilo di 59 anni è stata arrestata con l’accusa di maltrattamento verbale e fisico nei confronti dei bambini della propria classe. La donna si trova adesso ai domiciliari.
Maestra arrestata nel Torinese
Termina nel peggior modo possibile la carriera professionale di una maestra d’asilo di 59 anni che operava nel Torinese. L’insegnante è stata arrestata dai carabinieri di Susa, perché accusata di maltrattare gli alunni. L’indagine sono partite dopo la denuncia di una operatrice scolastica, e si riferisce al periodo ottobre – dicembre 2017. Grazie alle indagini portate avanti dai carabinieri, è stato possibile accertare che l’insegnante, in alcune circostanze, ha offeso, strattonato e colpito alcuni bambini, senza comunque procurare loro lesioni.
La maestra si trova ora ai domiciliari. Inoltre, le indagini hanno permesso ai carabinieri di raccogliere “convergenti e sufficienti indizi di colpevolezza” da far emettere al pubblico ministero Mario Bendoni, della procura di Torino, l’ordinanza applicativa della misura cautelare.
I precedenti
Quanto accaduto nel Torinese, non è purtroppo un caso isolato in Italia. Purtroppo, già nei mesi scorsi si sono registrati atti simili in altre regioni. Uno dei casi più eclatanti è accaduto a Bari: un’insegnante di 60 anni venne arrestata per maltrattamenti a bambini. In quel caso, le indagini riguardavano il periodo febbraio-marzo 2017. In questo caso, la maestra barese subì un provvedimento di interdizione dal servizio della durata di 12 mesi.
Altrettanto gravi furono le accuse rivolte ad una maestra di 47 anni di Salerno. Grazie alle indagini portate avanti dai carabinieri, si scoprì che la donna maltrattava bambini di soli tre e quattro anni. I poveri bambini venivano imbavagliati dalla maestra con un foulard nel tentativo di farli stare zitti. Ovviamente non è finita. La maestra, non contenta, li insultava, li picchiava e li costringeva a restare fermi ed immobili finché lei stessa non avesse deciso che si sarebbero potuti muovere.
