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Manovra, bonus bebè soltanto per il 2018

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Manovra, il bunus bebè viene finanziato soltanto per i nati nel 2018. Nel frattempo, sale a 4mila euro la soglia entro cui i figli rimangono a carico

Novità sul fronte manovra, con 11 nuovi emendamenti. È stato deciso che il bonus bebè viene rifinanziato soltanto per i nati nel 2018. Tuttavia, sale a 4mila euro la soglia di reddito entro la quale i figli lavoratori restano comunque, da un punto di vista fiscale, a carico dei genitori. Lo prevedono due emendamenti alla manovra, che ridisegnano il pacchetto famiglia che era stato approvato dalla commissione Bilancio. L’aumento della soglia vale per i ragazzi entro i 24 anni di età. Oltre, resta comunque valido l’attuale confine di 2.841,51 euro.

Manovra bonus bebè

La questione più attesa, nell’ambito della manovra, era il bonus bebè. È stato deciso che questo riguarderà solo i nati nel 2018. Contemporaneamente, è salito da 2.841 a 4.000 euro il confine di reddito complessivo per considerare i figli lavoratori fiscalmente a carico dei genitori. Viene così rivisto il pacchetto famiglia del Senato. Si prevede che l’aumento della soglia sia valido per i giovani entro i 24 anni di età. Oltre quell’età, rimane in vigore la soglia attuale, che è di 2.841,51 euro. I ragazzi under 24, che svolgono piccoli lavori entro i 4mila euro, nella relazione tecnica sono indicati in 132.300.

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Pensioni

Approvato l’emendamento riformulato che stabilisce in via strutturale, dal gennaio del prossimo anno, il pagamento delle pensioni. Questo deve essere il primo giorno del mese oppure, in caso in cui si tratti di una giornata festiva o non bancabile, da quello subito seguente disponibile. Soltanto a gennaio il pagamento ha luogo nella seconda giornata bancabile. Finisce così la fase sperimentale.

Equo compenso

Per quanto concerne l’area dei professionisti, sono giunti anche correttivi all’equo compenso. In nottata è arrivato il via libera all’emendamento presentato da Nunzia Di Girolamo di Fi riguardante la nuova disciplina dell’equo compenso. Correttivi in linea con le richieste delle associazioni di categoria dopo il via libera del Senato alla manovra.

Approvazione Senato

La commissione Bilancio della Camera ha ricominciato i lavori per chiudere l’esame nel corso della giornata di martedì, e consegnare così il testo della legge di Bilancio. Questo è stato ampiamente corretto e rivisto all’Aula di Montecitorio. A questo punto, il voto di fiducia è pura formalità. Il Senato, prima del prossimo 24 dicembre, dovrà chiudere il cerchio e ad approvare definitivamente la legge di bilancio per il triennio 2018-2020.

Altri emendamenti

Ovviamente ci sono altri emendamenti. C’è la conferma che per il 2018 il canone Rai costerà 90 euro. C’è in seguito l’introduzione della legge sugli educatori socio-pedagogici e i pedagogisti fino all’anticipo dell’entrata in vigore delle nuove regole europee riguardanti la tracciabilità dei farmaci. Un altro emendamento importante, inoltre, prevede che gli atti siano scritti con parole chiare e più sintetici per rendere maggiormente fluidi i processi civili e penali.

Arrivano con emendamenti bipartisan (Pd e Fi) 25 milioni nel 2018 e 40 milioni l’anno dal 2019 al 2024 per la salvaguardia della laguna di Venezia.