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Marijuana online: come riconoscere i rivenditori legali?

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Quando si acquista marijuana online, è necessario rivolgersi solo a rivenditori autorizzati: l’illegalità è aggravata anche dalla totale mancanza di garanzie circa la qualità del prodotto.

La legge n.242 del 2 Dicembre 2016 ha legalizzato il commercio e il consumo della canapa leggera e dei suoi derivati. In questo modo, sono state regolamentate, anche se non fino in fondo, visti alcuni vuoti normativi, la produzione e circolazione della forma legale di marijuana.

Quello della filiera della cannabis – dalla coltivazione della pianta di canapa sativa alla vendita nei grow shop fisici o online – è un settore dell’economia che garantisce un fatturato di oltre cinquanta milioni. Si tratta di numeri che potrebbero essere ulteriormente incrementati se la regolamentazione toccasse ogni singolo aspetto della filiera di produzione della marijuana: certo è che, subito dopo la legge 242/2016, tra il 2017 e il 2018, si è riscontrato un incremento notevole del giro di affari – quasi triplicato – legato alla coltivazione della cannabis light.

Dall’altro lato, è ormai assodato che tutti i valori da sempre legati al commercio illegale di erba stanno ormai riducendosi: è stata riscontrata una riduzione del 33% delle piante di cannabis coltivate clandestinamente; a questo dato si collega una forte riduzione della produzione di hashish con un’elevata concentrazione di THC (tetraidrocannabinolo, ossia l’elemento psicoattivo che – in elevate percentuali – rende illegale la marijuana).

Cosa rende legale la marijuana light?

Proprio quest’ultima sostanza – il tetraidrocannabinolo THC – fa la differenza, in base alla sua concentrazione, tra marijuana legale e marijuana illegale: si tratta di una sostanza psicotropa che, oltre a generare assuefazione e dipendenza, innesca reazioni nel sistema nervoso centrale, tali da alterare la percezione dello spazio e del tempo, nonché le capacità motorie del consumatore. –

La legge stabilisce che il limite di concentrazione di THC non debba superare lo 0,2%, con una soglia di tolleranza fino allo 0,6%. Superata questa percentuale, la marijuana non può essere definita legale, e il suo consumo e il suo commercio sono punibili per legge.

Al contrario, la cannabis light contiene una ridotta concentrazione di THC, bilanciata da una percentuale più alta di CBD (cannabidiolo), una sostanza dalle proprietà più rilassanti, oggetto di recenti studi medici che ne avrebbero dimostrato alcune proprietà benefiche e medicinali.

Fermo restando che il consumatore di canapa light, sia esso abituale o occasionale, non incorrerà nei rischi e negli effetti solitamente innescati dalla marijuana illegale, ad alto contenuto di THC, andrebbero considerati alcuni dei benefici che deriverebbero dal consumo – sempre controllato – di cannabis leggera.

Quest’ultima si starebbe rivelando adatta a delle applicazioni mediche in molteplici campi, nella terapia del dolore così come nel contrasto di malattie neurodegenerative (quali il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson). I suoi effetti analgesici e antinfiammatori, inoltre, la renderebbero adatta come farmaco, mentre le sue proprietà rilassanti si rivelerebbero perfette per contrastare ansia, depressione, attacchi di panico e stress.

Dove comprare marijuana legale online

Se queste applicazioni sono ancora da verificare e confermare, ciò non toglie che la legalizzazione della cannabis light abbia ormai aperto le porte a tutta una serie di applicazioni e usi che, un tempo, sarebbero stati perseguibili. Da qui, anche la diffusione e il boom di rivenditori di marijuana online e in negozio, che permettono al consumatore di acquistare prodotti a base di canapa.

In caso di store fisici, è facile entrare in contatto con il rivenditore e dunque avere informazioni di prima mano sul prodotto in vendita (quindi sulla filiera di produzione e distribuzione, e – in primo luogo – sulla concentrazione di THC nell’erba venduta). In questo modo, sarà più facile accertarsi della qualità e legalità del prodotto in questione.

Questi dati vanno assolutamente confermati anche quando ci si rivolge a grow shop online: bisogna sempre verificare il contenuto di THC della marijuana messa in vendita, così da essere certi di mantenersi nel range di legalità previsto dal legislatore italiano e, soprattutto, di non andare incontro a conseguenze spiacevoli per la propria salute.

Proprio per questo, è necessario rivolgersi solo e unicamente a rivenditori autorizzati e mai al mercato nero: l’illegalità di simili transazioni è aggravata anche dalla totale mancanza di garanzie circa la qualità del prodotto; esiste infatti il rischio concreto che vengano messe in circolazione infiorescenze di canapa indica, ad alto contenuto di THC.