C’è tensione nell’aria intorno ai Matia Bazar. Un confronto acceso, che mette in luce vecchie ferite e dissapori mai del tutto sanati. Antonella Ruggiero e l’ex tastierista Piero Cassano si scambiano accuse pesanti, tra verità, ricostruzioni diverse e un passato di gloria condivisa.
Matia Bazar e Antonella Ruggiero: un confronto acceso
«Gentilissima Sig.ra Antonella Ruggiero ho “purtroppo” letto le tue dichiarazioni pubblicate ieri 8/8/2025, dal Corriere della Sera in merito alla tua intervista – ha attaccato Cassano -.
Come vedi ho virgolettato il “purtroppo”, perché certe tue dichiarazioni – te lo dico senza mezzi termini -, non ti fanno onore. Anzi senza mezzi termini hanno fatto venir fuori la persona che seppur bravissima nel cantare, non racconta molte verità, se le gira e le racconta alla “sua” maniera».
La prima scintilla arriva proprio da qui. Parole dure, che squarciano il velo di quella che sembrava una distanza ormai archiviata. Cassano non ha digerito soprattutto un passaggio dell’intervista, dove Antonella dice di essersi rivista con gli ex compagni solo in due occasioni: i funerali di due di loro, senza fare nomi. E qui il musicista non si trattiene: «Irriconoscente nei confronti di un grande passato di gruppo, ma soprattutto priva di totale rispetto nei confronti di GIANCARLO GOLZI e ALDO STELLITA, (si chiamano così le persone morte tuoi ex compagni MATIA BAZAR, che non hai avuto minimamente il coraggio di nominare)».
Cassano cita anche gli altri membri storici, dimenticati dalla ex voce del gruppo: «non solo me stesso, ma Mauro Sabbione, tastierista morto nel 2022 che nel 1981 sostituì proprio me nel gruppo, Sergio Cossu, e soprattutto Carlo Marrale». È proprio Marrale a cui Cassano attribuisce gran parte del successo musicale: «Ricordati Antonella, non dimenticarlo mai, che se sei la “grandissima Antonella Ruggiero” l’artista stratosferica di oggi, lo devi sicuramente alla tua voce, ma anche a tutti noi indistintamente. Carlo Marrale più di me, ha scritto per te e per il gruppo, canzoni uniche, meravigliose, che rimarranno storia nei tempi dei tempi, quelle che ti hanno dato la prima vera notorietà. Canzoni tra l’altro che nei tuoi concerti canti ancora…».
Matia Bazar, Piero Cassano risponde ad Antonella Ruggiero
Ma Cassano non si limita alla musica. Va oltre, al carattere, al rapporto umano che si cela dietro la leggenda. «Avevo da subito capito che seppur brava, avevi un carattere poco sensibile – scrive -. Capisco lo sforzo che fai con te stessa per apparire al pubblico una persona normale… perché ti senti “diva”, un essere superiore. Ma solo perché hai una bella voce? Abbi rispetto di tutti Antonella, a cominciare da te stessa e non raccontare cose non vere…».
Tra le “cose non vere” Cassano contesta la versione di Antonella Ruggiero sulla sua entrata nel gruppo: «e qui contesto la ricostruzione fatta dalla Ruggiero secondo la quale fu la PFM a segnalarla alla band che sarebbe poi diventata i Matia Bazar. A me ti presentò tale Eros, il tuo ragazzo di allora, e non la PFM, e ti feci fare consenzienti Aldo, Carlo e Pucci Cochis batterista di noi allora J.E.T, i cori nel ns. disco Fede Speranza, Carità. Fu da lì che poi iniziò il tutto».
Ricorda anche il mese passato insieme in sala prove: «Come pure dimentichi il mese passato da noi due soli nelle sale prova Fratelli Gaggero a Genova, quando scrissi per te nota dopo nota, Cavallo Bianco».
Questa storia non è solo musica. E’ la storia di due voci, uniche, per il momento distanti.
E in mezzo a tutto questo… rimangono solo le storiche canzoni. Quelle che Antonella canta ancora, nonostante tutto.