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Festa nazionale di San Francesco il 4 ottobre: Sergio Mattarella promulga la legge segnalando criticità

4 ottobre festa nazionale

4 ottobre: Sergio Mattarella promulga la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, tra celebrazione e criticità normative.

Oggi, mercoledì 8 ottobre 2025 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale di San Francesco d’Assisi. La scelta valorizza i principi di pace, fraternità, solidarietà e tutela dell’ambiente, ma il Capo dello Stato ha evidenziato alcune criticità.

Le conseguenze della festa nazionale del 4 ottobre e l’impatto sul mondo del lavoro

Con l’approvazione definitiva da parte del Parlamento, la festa nazionale del 4 ottobre entra ufficialmente nel calendario delle ricorrenze italiane, portando a tredici il numero complessivo delle giornate festive riconosciute (escluse le domeniche). La norma, che sarà applicata per la prima volta nel 2026, prevede per i lavoratori l’equiparazione della giornata di San Francesco alle altre festività civili e religiose già previste, garantendo il rispetto degli orari festivi, il divieto di svolgimento di atti giuridici e l’assegnazione di trattamenti retributivi aggiuntivi a coloro che presteranno servizio. I dipendenti pubblici beneficeranno inoltre di risorse dedicate, pari a 10,6 milioni di euro annui, stanziate per coprire le maggiorazioni previste.

La Premier Giorgia Meloni ha accolto con entusiasmo la decisione, definendola un segnale importante dell’unità che si ritrova in politica attorno ad una delle figure più rappresentative e distintive dell’identità nazionale”.

La nuova festività, approvata con consenso bipartisan, segna un ritorno al passato – dopo la soppressione del 1977 – e si inserisce nel percorso di commemorazioni legate all’ottavo centenario della morte di San Francesco, figura che incarna ideali di pace, fraternità, tutela dell’ambiente e solidarietà. La giornata, pertanto, non rappresenta solo un momento di pausa dal lavoro, ma anche un’occasione di riflessione civile e spirituale, orientata ai valori universali che il “Poverello d’Assisi” ha saputo trasmettere all’intera nazione.

Mattarella promulga la legge sulla festa nazionale di San Francesco il 4 ottobre: gli aspetti critici

Pur riconoscendo il valore simbolico del provvedimento, il Capo dello Stato ha trasmesso una lettera ai Presidenti di Camera e Senato, segnalando la presenza di criticità che richiedono un pronto intervento parlamentare. Mattarella ha spiegato di aver proceduto alla promulgazione “in considerazione del significato del provvedimento” e poiché le questioni sollevate “non riguardano profili di natura costituzionale”.

Tra i principali nodi da risolvere, il Presidente ha indicato la contraddizione normativa derivante dal fatto che la stessa data, il 4 ottobre, risulta contemporaneamente definita come festività nazionale per San Francesco e come solennità civile per Santa Caterina da Siena. Tale sovrapposizione, secondo il Quirinale, genera effetti giuridici divergenti e rischia di creare incoerenze applicative. In particolare, Mattarella ha osservato che entrambe le disposizioni prevedono la celebrazione degli stessi valori universali, ma con regimi differenti, complicando l’organizzazione di iniziative nelle scuole, che non potranno più svolgersi in un giorno divenuto ufficialmente festivo.

Per questo motivo, il Capo dello Stato ha invitato il Parlamento a “operare una scelta” tra le due qualificazioni, suggerendo “l’abrogazione della previsione di solennità civile, meno rilevante”, e a chiarire se la giornata debba essere dedicata solo a San Francesco o mantenere il richiamo congiunto anche a Santa Caterina da Siena.