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Matteo Messina Denaro, arrestata la figlia della fidanzata

Matteo Messina Denaro arresto Martina Gentile

Martina Gentile è stata arrestata con l'accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena

Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede, fidanzata di Matteo Messina Denaro, è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. Nei confronti della ragazza la Procura aveva già chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il gip non aveva ritenuto che ci fossero indizi sufficienti. Ora, grazie al nuovo materiale raccolto, sono scattati gli arresti domiciliari.

I nuovi indizi

Secondo i magistrati, Martina Gentile avrebbe gestito lo scambio della corrispondenza di Matteo Messina Denaro, all’epoca latitante, sfruttando il suo rapporto con un altro tramite, Lorena Lanceri, arrestata insieme al marito nei mesi scorsi. Lanceri, ritenuta una delle più strette collaboratrici di Messina Denaro, consegnava alla ragazza i pizzini scritti dal capomafia e Gentile li faceva avere ai destinatari, tra i quali sua madre Laura Bonafede.

Tra le prove di questo rapporto gli investigatori hanno raccolto: i cellulari sequestrati all’indagata, a sua madre e a Lorena Lanceri e la documentazione sequestrata all’ex latitante, spesso scritta in linguaggio cifrato Nel covo di Messina Denaro sono state inoltre rinvenute le impronte digitali di Gentile.

Proprio a proposito del linguaggio cifrato, nel nascondiglio di Messina Denaro è stato trovato un calendario in cui l’uomo appuntava in alcuni giorni la parola Tan. Gli inquirenti hanno scoperto che era un diminutivo di Tania, lo pseudonimo usato per indicare Martina Gentile. Nelle date segnate con il nome Tania avveniva lo scambio di pizzini e puntualmente il giorno seguente Laura Bonafede comunicava al boss di aver ricevuto le sue lettere.

Gli arresti domiciliari

Per i Pm Martina Gentile “è stata uno degli ingranaggi indispensabili del sistema di comunicazione ingegnato dal latitante, grazie al quale questi ha anche potuto mantenere la indispensabile sponda di Laura Bonafede nella condivisione e gestione delle strategie mafiose sul territorio di Campobello di Mazara”.

Il gip ha disposto nei confronti di Gentile gli arresti domiciliari e non il carcere, essendo la donna madre di una bambina di 3 anni.