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Matteo Renzi: "Draghi è più bravo di me a fare il Premier, Conte no"

Matteo Renzi

Matteo Renzi ha chiuso la scuola di politica di Italia Viva con un intervento in cui ha attaccato i suoi avversari politici, con parole molto dure.

Matteo Renzi ha chiuso la scuola di politica di Italia Viva con un intervento in cui ha attaccato i suoi avversari politici, con parole molto dure, in modo particolare contro Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle

Matteo Renzi: “C’è uno più bravo di me”

Matteo Renzi ha chiuso la scuola di politica di Italia Viva organizzata a Ponte di Legono con un intervento in cui ha attaccato i suoi avversari. Il senatore fiorentino si è scagliato contro tutti, a partire dal suo grande avversario Giuseppe Conte. “Oggi a Palazzo Chigi c’è uno più bravo di me, l’anno scorso non potevo dire altrettanto. Noi siamo quelli che hanno avuto il coraggio di andare controcorrente, tutti ci dicevano che non si aprono le crisi in pandemia ma io non dico di andare sempre controcorrente” ha dichiarato Renzi. Sulla polemica con il ministro Cingolani, nata da un intervento durante l’evento di Italia Viva, ha dichiarato: “I Cinquestelle hanno messo una bandierina su Cingolani, poi hanno scoperto che dice cose serie e quindi hanno detto ‘non è uno dei nostri’. Conte ha chiesto un confronto con il ministro e noi diciamo ‘bene’, almeno impara qualcosa” ha spiegato. 

Il leader di Italia Viva ha continuato il suo discorso parlando di quella che è la sua visione politica. “Quando ho detto che puntavo a prendere i voti della destra ho subito processo mediatico. A chi mi guardava male dicevo che la destra le ultime elezioni le ha vinte e che quindi se non lo facciamo perdiamo” ha dichiarato, sottolinenado che prendere i voti degli altri non vuol dire snaturare se stessi, ma scommettere sulla capacità di essere credibili anche tra gli altri elettori. “I sondaggi passano, le idee restano” ha dichiarato. 

Matteo Renzi: “C’è un partito che si schiera contro l’interesse nazionale”

C’è un partito che in tutte le scelte che si fanno si schiera sempre contro l’interesse nazionale, come su Dublino o sul Pnrr, ma rivendica per sé l’idea di essere l’unico partito patriota italiano. Noi invece siamo orgogliosamente patrioti d’ Europa” ha dichiarato Matteo Renzi, che ha parlato anche della Lega. “Il clima no vax di questi giorni nasce da anni in cui la politica ha ceduto ai movimenti no vax, non farò il nome di un presidente di Regione che si scagliò contro l’obbligo vaccinale voluto dal ministro Lorenzin. Non parlerò delle idee della vice presidente del Senato grillina o dei politici che minacciavano Burioni” ha aggiunto il leader di Italia Viva. “Dire leviamo i brevetti ai vaccini è un’idea populista, la ricerca serve ai vaccini, le aziende private devono poter investire in ricerca” ha spiegato. 

Matteo Renzi: “Anche se non esisteva Italia Viva, c’era il coraggio”

Anche se non esisteva Italia Viva, c’era il coraggio e nel 2018 abbiamo impedito che Di Maio diventasse presidente del Consiglio. Maurizio Martina, all’epoca segretario del Pd, e il gruppo dirigente erano pronti a dargli i voti per fare il premier, con Martina stesso vice premier e con Salvini spedito a capo delle opposizioni, a urlare nelle piazze contro il gioco di potere” ha dichiarato Matteo Renzi, secondo cui “sarebbe stato un suicidio non assistito“. “La sfida dell’immigrazione va affrontata non con il buonismo di chi fa la morale e i party con le tartine al salmone, ma si fa dicendo che si è sempre dalla parte della legalità indipendentemente dal passaporto che si ha in tasca” ha aggiunto, parlando del tema dei migranti.