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Reggio Emilia, medico va in pensione dopo 39 anni di lavoro e distrugge il telefono dell'ambulatorio

Dottore

Nell'Emiliano un medico va in pensione dopo quasi quarant'anni di onorata carriera e, prima di togliersi il camice, decide di distruggere il telefono dell'ambulatorio: ecco com'è andata

Ugo Gaiani è un ex – ora si può dire – medico di base che ha prestato servizio per trentatré nel comune di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. Per un totale di trentanove anni di professione (i primi sei anni aveva lavorato in guardia medica tra Appennino Reggiano e Modenese, in particolare a Riolunato), l’uomo decide di sigillare la sua carriera distruggendo di fronte ai suoi ex pazienti il telefono dell’ambulatorio in stile baseballista. Ecco come è andata.

L’ultimo giorno “col camice”: dal brindisi al colpi di scena

Gaiani racconta ai microfoni de il Resto del Carlino di un «momento liberatorio», culminato lo scorso venerdì durante le sue ultime ore di servizio. Il medico ha chiamato pazienti e amici abbracciandoli uno a uno e godendo insieme a loro di una festa di addio con annesso rinfresco. A un certo punto, il colpo di scena: con addosso una maglietta dei San Antonio – squadra di baseball del Texas –, il cappellino da battitore in testa e una mazza da baseball in mano, il medico ha distrutto il telefono dell’ambulatorio. Simbolicamente.

La riflessione di Gaiani sulla sua (ex) professione

«L’ho fatto (il gesto di fingere di distruggere il telefono, ndr) perché negli ultimi anni la reperibilità era diventata un incubo, dallo stress a tanti problemi che hanno influito sulla mia condizione generale. Sono arrivato a lavorare sedici ore al giorno, dormendo poco la notte» racconta Gaiani, inserendosi tra le riflessioni dei tanti medici che lamentano condizioni di lavoro al limite. Per lui, ora, solo un ricordo.